In The Leftovers (i Rimasti, cioè), ideato
da Damon Lindelof (Lost) e Tom
Perrotta, e tratto
dall'omonimo romanzo di quest'ultimo, il 2% della popolazione sparisce
improvvisamente nel nulla. Nessuno sa dare una spiegazione. Alcuni credono che
sia un primo segno dell'Apocalisse e che gli scomparsi sono coloro che Gesù ha
portato con sé in cielo nella rapture,
nel “rapimento” dell’elevazione al cielo. Costoro fondano anche una setta, i
Guilty Remnant: si vestono solo di bianco, fanno voto di silenzio e fumano
costantemente non per il proprio piacere, ma per manifestare la propria fede
(il loro corpo infatti non importa, perché dipende da Dio). Altri, come il
reverendo Matt Jamison (Chris Eccleston, Doctor
Who), respingono ferocemente questa ipotesi: Dio dovrebbe portare a sé solo
persone degne di lui e non tutti gli scomparsi vengono giudicati tali. Altri
rimangono agnostici. Perrotta, in un'intervista
a Fresh Air ha dichiarato che non
c'è una soluzione, lui stesso non sa perché sono scomparsi. Tutti però devono
imparare a vivere con un grave senso di perdita, di lutto.
Uno dei
protagonisti principali è il capo della polizia, Kevin Garvey (Justin Theroux),
che ha due figli: Tom (Chris Zylka), ex studente del college che legge Camus e segue
una sorta di guru, chiamato “Santo Wayne”; e Jill (Margaret Qualley), una
liceale che passa una fase di ribellione. Sua moglie Laurie (Amy Brenneman, Giudice Amy) ha lasciato la loro
famiglia per unirsi alla setta di cui sopra. Una famiglia, una città…
Si
ripensa a Flash Forward, magari anche
a The Dome…La regia dei primi due
episodi è di Peter Berg, di Friday Night
Lights, a cui nel pilot si fa anche una strizzatina d’occhio: viene detto
che l’onorevole Whitten è del Texas, e questo
perché Brad Leland che lo interpreta era Buffy Garrity in FNL, che appunto era
ambientato in Texas.
Diversi
sono i concetti che aiutano decifrare la serie: come si affrontano gli eventi
che non siamo in grado di spiegare, come conviviamo con la perdita delle
persone amate e che senso per noi la loro assenza, qual è il modo migliore per
onorare quelli che non ci sono più e per mantenere viva la loro memoria, quale
può essere lo spazio per la fede e i rischi e gli eccessi a cui può portare… Una
serie mesta e, nonostante la premessa apparentemente paranormale, molto
umana.
Dal 10 luglio, in Italia, su Sky Atlantic, in semi-contemporanea con
l’americana HBO.
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