Segnalo questo articolo che parla della giusta
protesta fatta all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) per un
servizio andato in onda al TG1 che ha inserito l’opinione di un intervistato, a
cui il giornalista annuisce, che definisce gli atei come “disabili del cuore”.
“Non chiediamo, a mo’ di riparazione, che la Rai veicoli uno stereotipo
negativo che purtroppo circola anche nel mondo ateo, e che mandi quindi in
onda, senza contraddittorio, un disabile che definisce i credenti “disabili
della mente”. Abbiamo invece chiesto al Tg1, all’Unar e alla commissione
vigilanza Rai che la testata prenda pubblicamente ed esplicitamente le distanze
dal servizio di Marco Clementi, e che episodi del genere non si ripetano più in
futuro”.
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