Oggi si celebra la giornata mondiale della Encefalomielite
Mialgica/Sindrome da Fatica Cronica (ME/CFS). Colgo perciò quest’occasione per
segnalare un mio saggio pubblicato in tre parti sul sito di #MEAction dedicato
alla ME/CFS in televisione. È in inglese, perché in quella lingua l’ho
scritto, ma spero in futuro di tradurlo in italiano.
Io soffro di questa patologia multisistemica, cronica
e invalidante, come è scritto anche nella mia piccola biografia di questo sito,
da quasi 32 anni. Mi sono ammalata a 20 anni. Per semplificare dico che ho
trascorso i primi 12 anni di malattia a letto 24 ore su 24, in alcuni periodi
anche imboccata e accompagnata in bagno. Sono stata grave per oltre 20 anni,
ora sono moderata, ma non conduco minimamente una vita normale. Si tratta di
qualcosa di molto personale perciò per me.
Anche se sono molto costante nella mia visione
della televisione, e questo mi permette di seguire anche diverse cose, anche semplicemente
poter guardare il piccolo schermo per me è fortemente impattato dalla patologia
purtroppo. Non posso farlo a piacimento, ma solo in porzioni specifiche.
In ogni caso, ecco di seguito i link ai miei tre
articoli:
ME/CFS on TV (Part 1) su come è stata affrontata
la TV inizialmente e su come abbia saputo mettere in discussione le politiche
governative e sfidare le concezioni della malattia e della medicina: https://www.meaction.net/2022/01/26/me-cfs-on-tv-part-1/.
ME/CFS on TV (Part 2) sulle rappresentazioni
finzionali della patologia: https://www.meaction.net/2022/03/03/me-cfs-on-tv-part-2/.
ME/CFS on TV (Part 3) in cui parlo dell’esperienza
mia e del professor Tirelli sugli schermi italiani e lo propongo come modello
virtuoso: https://www.meaction.net/2022/04/08/me-cfs-on-tv-part-3/.
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