mercoledì 8 giugno 2022

HEARTSTOPPER: una deliziosa commedia romantica

È delicatissimo Heartstopper (Netflix), trasformato in serie televisiva dalla stessa autrice dell’omonimo webcomic poi diventato graphic novel da cui è tratto, Alice Oseman. Lei è la sola sceneggiatrice, come alla regia figura solo Euros Lynn.

Attraverso “il primo incontro” (1.01), “la cotta” (1.02), “il bacio” (1.03), il segreto” (1.04), “buoni amici” (1.05), “le ragazze” (1.06), “il bullo” (1.07) e “il fidanzato” (1.08) assistiamo allo sbocciare del primo amore fra Charlie Spring (Joe Locke) e Nick Nelson (Kit Conno), due studenti della Truham Grammar School. Il primo è un ragazzo timido che viene bullizzato dai compagni perché gay, ma può contare su un gruppo di cari amici: Tao (William Gao), da sempre quello con cui ha un legame più stretto; Isaac (Tobie Donovan); ed Elle (Yasmin Finney) che, dopo il suo coming out come ragazza transgender, frequenta ora una scuola femminile, la Higgs Grammar School for Girls. Nick, dal canto suo, è il popolare giocatore di punta della squadra di rugby della scuola, anche se non è inizialmente consapevole del proprio orientamento sessuale. Nemmeno la madre Sarah Nelson (la versatilissima, oltre che eccellente Olivia Colman) sembra accorgersi di qualcosa. Nick diventa compagno di banco di Charlie. Quest’ultimo si prende una cotta, ma gli amici cercano di riportarlo alla realtà perché non si illuda. Presto però fra i due nascono un’attrazione e una frequentazione romantica, con Nick che si interroga seriamente sulla propria identità e sulle relazioni con le persone che lo circondano.

Questa commedia romantica e di formazione, già rinnovata per una seconda stagione, è assolutamente deliziosa, zuccherina ma non stucchevole, fatta di messaggi attesi al cellulare, mignoli che si toccano e provocano scintille, primi palpiti amorosi e amicizia. La recitazione è molto convincente perché riesce a trasmettere la confusione di qualcuno che si scopre diverso da quello che credeva di essere e la paura di mostrarsi al mondo per quello che si è veramente, e l’eccitazione e l’ansia della scoperta, la timidezza e l’euforia insieme per i propri sentimenti. Si è vitali e appassionati, ma al contempo si ha un certo pudore, un riserbo che è appropriato all’età. Qui non ci sono ragazzi che si credono adulti, ma sono già stanchi e disillusi dalla vita, alla Euphoria, ma giovani che la vita l’hanno appena appena assaggiata e la scoprono con stupore. E il tema della bisessualità, raramente affrontato altrove, è particolarmente importante in una società che lo vede troppo come spesso come una tappa per poi ammettere l’omosessualità.

Heartstopper ha il gusto di una favola romantica, dove appaiono sullo schermo i disegni di uccellini, farfalline e fiorellini che svolazzano intorno ai protagonisti, i personaggi si sostengono a vicenda e si vogliono bene, l’integrità è importante, c’è empatia da parte dei familiari, ma non è finto, si è calati in una realtà credibile, dove si devono affrontare problematiche anche troppo comuni come il bullismo, il pregiudizio, le liti, la paura di perdere gli amici e accettazione di sé, e le gioie sono giocare con il cane e tracciare gli angeli aprendo e chiudendo gambe e braccia sulla neve, andare a prendersi un frappè con gli amici o farsi le coccole su un telo spugna in spiaggia.  

Tutto è molto leggero, ma è proprio la capacità di rendere significativa una realtà così ordinaria e semplice la forza dirompente di questo young adult che conquista anche gli adulti.

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