giovedì 30 settembre 2010
PERSONE SCONOSCIUTE: qualcuno ti sta guardando
Alla partenza è stato descritto come una sorta de Il Prigioniero incontra Ai confini della Realtà, con qualche tocco di Lost e perché no anche di Survivors, ma volendo anche di Beckett e forse di The Truman Show. Persone Sconosciute (Rai2, venerdì, ore 22.40), Persons Unknown in originale, ideato da Christopher McQuarrie (Oscar per I Soliti Sospetti), è bel lontano dalla qualità dei suoi modelli, che però sono buoni indicatori del tipo di atmosfera che riserva il programma. Sette persone vengono rapite: Janet (Daisy Betts) una giovane donna con una figlioletta piccola che ora si ritrova sola cresciuta dalla nonna; il sergente Graham (Chadwick Boseman) un giovane militare mussulmano; Tori (Kate Lang Johnson), la figlia dell’ambasciatore americano in Italia – nell’originale in alcuni passaggi si parla proprio italiano; Moira (Tina Holmes) una paziente di un ospedale psichiatrico; Charlie (Alan Ruck), un uomo con la moglie morente per malattia; William (Sean O’Bryan) un venditore d’auto facile alla violenza, e Joe (Jason Wiles, di Third Watch) il leader naturale del gruppo che non vuole far sapere nulla del suo passato (che viene rivelato all’ottava puntata). Si ritrovano ciascuno in una stanza, chiusa. Sul retro della copertina della Bibbia che viene lasciata loro vicino al letto, trovano la chiave che li lascia uscire, e si conoscono, soli in un albergo altrimenti deserto, se escludiamo la sinistra presenza di un portinaio, soli in una città deserta dai toni retrò, se escludiamo i cuochi di un ristorante cinese. Non riescono a scappare, nonostante ripetuti tentativi; non sanno perché sono stati presi in ostaggio; vengono osservati costantemente da delle telecamere – da “Loro”, ma da chi? Sembrano venir messi alla prova con test di varia natura, fisica e psicologica. Sono disorientati e non conoscendosi per nulla non si fidano l’uno dell’altro. Un giornalista, intanto, a San Francisco, indaga sulla scomparsa di Janet. La serie, sviluppata per Syfy (la rete che trasmette fantascienza) e poi andata in onda negli USA sulla NBC, ha diversi momenti memorabili (uno per tutti il finale della prima puntata, dove Janet apre un biscottino della fortuna il sui messaggio dice “uccidi Joe e sarai libera”), spunti di riflessione e metafore a go-go, e ci sono diversi momenti in cui è pronta per decollare, ma non riesce mai veramente a farlo.
lunedì 27 settembre 2010
KATY PERRY si prende in giro al Saturday Night Live
Oggi negli Stati Uniti, la cantante Katy Perry avrebbe dovuto fare una apparizione come guest star per il debutto della prima puntata della quarantunesima stagione di Sesame Street, il noto programma per l’età pre-scolare con i Muppets. La trasmissione ha una lunga tradizione di celebrità ospitate all’interno dello show, anche come strizzatina d’occhio agli adulti che spesso guardano il programma insieme ai bimbi e si divertono anche loro a vedere i propri beniamini in una luce più giocosa. Katy ha girato un video con il pupazzo Elmo, parodiando la sua canzone “Hot and Cold”. Il ritornello dice “You're hot then you're cold / You're yes then you're no / You're in and you're out / You're up and you're down” (Sei caldo poi sei freddo / sei sì poi sei no / sei dentro e sei fuori / sei su e sei giù) ed era perciò perfetto per spiegare ai più piccoli gli opposti. La sua partecipazione è però finita su YouTube prima di andare in onda e alcuni si sono lamentati del look dell’artista di “Teenage Dream”. Secondo alcuni sarebbe stata troppo scollata - ma a mio avviso si tratta di puritanesimo e malizia negli occhi di chi guarda – e il timore era di turbare l’animo di innocenti bambini che avrebbero finito per concentrarsi troppo sui suoi seni. Il programma, come reazione, per evitare possibili critiche da parte dei genitori, ha deciso di non mandare più in onda il programmato segmento.
Katy Perry si è presa una specie di rivalsa partecipando l’altro ieri alla premiere del Saturday Night Live (NBC) in cui non solo si è esibita, ma si auto-ironicamente prestata a uno sketch in cui era vestita come una bambina piccola, ma con una attillata maglietta con il volto di Elmo. Si è scherzato sul fatto che si è “veramente sviluppata durante l’estate”, e le comiche che la accompagnavano nella gag hanno approfittato del fatto che Sesame Street insegna a contare e a imparare le lettere dell’alfabeto, per dire che la puntata questa volta si sarebbe concentrata sul numero 38 (come le sue forme insomma) e sulle lettere DD (come le coppe del reggiseno). “Non essere imbarazzata del tuo corpo” le hanno detto seriosamente. L’episodio diventa culturalmente pregnante nella misura in cui fa riflettere su come viene rappresentato il corpo femminile in TV, sulla promozione da un lato di espressioni corporee ben più spinte e molto ‘sessuali’, e dall’altro sulla demonizzazione e conseguente repressione di quella che è la normale fisicità di una donna.
TG2 MOTORI: auto ecologiche
Quest’estate la rivista Jack ha proposto un servizio su automobili ad aria compressa, già utilizzate in alcuni aeroporti e ricaricabili in pochi minuti, auto a olio di semi, a escrementi umani, a birra, a cioccolata (con lubrificanti di olio di soia, sedile in lino, volante di carote e carrozzeria realizzata con un polimero derivante dall’amido di patata) e perfino auto ad anguria. Questo per dire che ovviamente quando si parla di macchine si parla in larga parte di motori termici, ma ogni tanto dare una spintarella alle alternative non sarebbe male. TG2 Motori, il 5 settembre in TV e sempre a disposizione sul web (basta scegliere la data), ha dedicato una puntata alle auto elettriche, cogliendo lo spunto dalle presentazioni del salone dell’auto di Detroit. Bei modelli e interessante alternativa alla benzina. I modelli presentati sono stati diversi e come sempre si sono enunciate le caratteristiche tecniche principali: una Smart con 100 modelli dati in prova a enti pubblici e privati, la Pegeaut Leon, la Renault Kangoo, la Tazzari Zero completamente realizzata in Italia, la Volt berlina. Come potenziale acquirente interessata a un’auto ecologiche però avrei voluto che dicessero qualcosa anche sul prezzo dei vari modelli, o se un prezzo non fosse ancora disponibile perché si tratta di prototipi, almeno una indicazione di massima. Con le informazioni date non era possibile nemmeno fare un vero confronto, se non appena appena su durata della batteria e tempi e modalità di ricarica. Sono lunghi: ore di norma. Bisognerebbe parlarne ancora, di queste come delle più bizzarre soluzioni menzionate sopra.
domenica 26 settembre 2010
THE BIG BANG THEORY: divertenti cervelloni
Due ragazzi molto intelligenti, veri cervelloni della fisica, ma completamente imbranati socialmente, si vedono arrivare come nuova dirimpettaia dell’appartamento in cui coabitano (“in due separate stanze eterosessuali”, come ci tengono a sottolineare) una avvenente ragazza che lavora in una tavola calda della catena “The Cheesecake Factory”. Cercano di fare amicizia, sperando magari in qualcosa di più. La premessa di The Big Bang Theory (La teoria del Big Bang), che dopo essere stata trasmessa da Steel ha finalmente debuttato su Italia1 (ore 19.30), suona come la più trita delle situazioni, eppure nelle mani di questa combriccola funziona alla perfezione e riesce ad essere esilarante e anche fresca nelle battute. Le situazioni sono iperboliche, ma non così tanto da risultare incredibili e vi è una dolcezza di fondo che ti fa sorvolare eventuali pecche. Penny (Kelly Cuoco di 8 semplici regole) è una ragazza normale. Non brilla, ma non è la solita oca senza cervello. Fra i due ragazzi anche c’è un bell’equilibrio umoristico. Leonard (Johnny Galecki), quello dei due che ha più i piedi per terra e quello che si innamora della nuova vicina, finisce per fare da spalla alle esilaranti eccentricità di Sheldon (Jim Parsons) che è più perso nel suo mondo di numeri formule e teorie, di cereali organizzati numericamente per contenuto di fibre e di manie organizzative, al limite della normalità. Se però si tratta di discutere sulla veridicità scientifica dei poteri di Superman, son tutti ugualmente attaccati alle proprie opinioni, compresi i due altri amici che bazzicano nel loro appartamento, Rajesh (Kunal Nayyar), che timidissimo non riesce mai a spiccicare una sola parola dinanzi ad una rappresentanza del gentil sesso, a meno di non essere sotto l’effetto dell’alcool, e Howard (Simon Helberg) l’ingegnere del gruppo, ebreo che vive con la mamma, che si crede un grande amatore, ma che il più delle volte le donne ignorano. La versione italiana ha avuto alcuni problemi di traduzione nelle prime otto puntate. In seguito alle feroci critiche, la casa di doppiaggio ha provveduto a sostituire il traduttore. In un momento in cui le sit-com sono in crisi, questa esilarante “buddy comedy” (una commedia di amici) dimostra che il genere sa essere ancora molto vitale. Esilarante e adatto a tutta la famiglia.
sabato 25 settembre 2010
CFP Ol3Media: Horror in presa diretta
Ol3Media, la rivista online di Cinema, Televisione e Media Studies del Master Cine&Tv, sta cercando nuovi articoli per il prossimo numero, che sarà dedicato all'horror in presa diretta. Di seguito trovate il testo del Call for Paper.
La lunghezza dei saggi dovrà essere tra le 2.000 e le 3.000 parole. Sono graditi collegamenti ipertestuali a altri siti, video, foto. Immagini jpg della grandezza massima di 200 kb possono essere inviate per l’inserimento nel saggio. Eventuali ulteriori indicazioni verranno inviate agli autori dei saggi scelti.
Dall’imprevedibile successo di Blair Witch Project fino a Paranormal Activity, il cinema horror ha visto l’affermarsi di un nuovo filone: il reality horror ovvero l’horror in presa diretta.
Al di là delle possibili etichette questo filone ha rappresentato la grande novità espressiva del cinema horror, accanto all’ondata orientale dei primi anni del nuovo millennio.
Titoli di riferimento del filone: Blair Witch Project, Paranormal Activity, Le cronache dei morti viventi, Rec, Rec2, Cloverfield, The Contenders, Il fiore della vendetta.
Il prossimo numero di Ol3Media cerca brevi saggi che possano offrire spunti di riflessione e chiavi di lettura sull’argomento.
Queste alcune possibili prospettive dalle quali analizzare il fenomeno:
Horror in presa diretta e narrazione crossmediale,
Horror in presa diretta: la paura in soggettiva,
Horror in presa diretta e strategie di marketing cinematografico,
Horror in presa diretta ed estetica del digitale,
Horror in presa diretta e produzioni low budget,
Horror in presa diretta come rilettura digitale dei b-movies degli anni ’70,
Horror in presa diretta come metacinema,
Horror in presa diretta e stili di sceneggiatura,
Horror in presa diretta e tecniche di regia,
Horror in presa diretta e il legame con l’estetica del videogame.
Verranno adeguatamente valutate anche proposte che analizzino il fenomeno da altre angolazioni.
I saggi scelti saranno pubblicati nel prossimo numero di Ol3Media on line verso la metà di Gennaio 2011. Le proposte, unitamente ad una breve biografia dell’autore (5/6 righe), dovranno pervenire entro il 30 settembre 2010 mentre i saggi accettati dovranno essere conclusi ed inviati entro il 10 novembre (se in Inglese) o il 15 dicembre (se in Italiano) per l’editing necessario.
La lunghezza dei saggi dovrà essere tra le 2.000 e le 3.000 parole. Sono graditi collegamenti ipertestuali a altri siti, video, foto. Immagini jpg della grandezza massima di 200 kb possono essere inviate per l’inserimento nel saggio. Eventuali ulteriori indicazioni verranno inviate agli autori dei saggi scelti.
Per informazioni e l’invio delle proposte:
ol3media@uniroma3.it e corrado_peperoni@yahoo.it
Benvenuti
Benvenuti! Telesofia vuole essere uno spazio in cui parlare di televisione a tutto tondo, dal gossip alle disquisizioni accademiche, passando per tutto quanto ci sta in mezzo: informazioni, opinioni, recensioni, citazioni, pubblicazioni, premiazioni, lamentazioni… della TV passata, presente e futura. Sotto i riflettori saranno soprattutto le serie made in USA, ma non solo.
Iscriviti a:
Post (Atom)