In iZombie, il nuovo telefilm della CW, una aspirante cardiochirurgo, Olivia “Liv” Moore (Rose McIver, Masters of Sex), viene attaccata ad un
party e diventa una zombie. Abbandona così la sua promettente carriera per
lavorare in obitorio, dove può soddisfare senza problemi la sua necessità di
nutrirsi di cervelli umani che lei mescola a noodles e salse piccanti. Come effetto collaterale
della sua alimentazione ha delle visioni della vita delle persone a cui appartenevano
e si finge una sensitiva per aiutare il detective Clive Babineaux (Malcolm
Goodwin) a risolvere i suoi casi, su suggerimento del suo capo, il dottor Ravi
Chakrabarti (Rahul Kohli), che ha capito da solo la situazione. Questi è
convinto che prima o poi troveranno una cura per la sua condizione, ma lei non
se lo aspetta e lascia il suo fidanzato, ora ex, Major (Robert Buckley). La
trasformazione di Liv, che dall’esterno viene scambiata per una emo o una
appassionata di cultura goth, non passa inosservata alla madre Eva (Molly
Hagan) e alla sua migliore amica Peyton (Aly Michalka, Hellcats), che credono soffra di disturbo post-traumatico da stress
per l’aggressione subita al party. A farla diventare una non-morta è stato il
temibile Blaine (David Anders, Alias)
da cui si sente ancora perseguitata.
La serie è basata su fumetti
ideati da Chris Robertson e Michael Allred, e questa origine è rammentata dagli
stacchi fra una scena e l’altra, riprodotti proprio a fumetto, con una modalità
che fa ripensare a Heroes. A portare
questa creazione sul piccolo schermo è stato Rob Thomas, l’ideatore di Veronica Mars, insieme a Diane Ruggiero-Wright,
che pure ha lavorato per la stesso cult, e le impronte digitali si vedono tutte
- il vibe è quello, con tanto
di massime brillanti citabili, riferimenti a cultura high- e lowbrow, umorismo, dinamiche
frizzanti, avventura, cuore, un pizzico di inegnuità e, è proprio il caso di
dirlo, cervello.
Davvero potrebbe essere
la prossimo Veronica Mars, o la prossima Buffy, tutto dipende da come verrà
sviluppata. Nel pilot la storia criminale è stata piuttosto scontata e
pedestre, e l’intenzione è di tenersi sul procedurale, ma se riesce ad evitare
di essere troppo formulaica, il potenziale per diventare must-see-TV c’è.
Sotto, un promo sottotitolato in italiano:
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