mercoledì 6 aprile 2016

YOUNGER: la seconda stagione


Con la seconda stagione, si è affermata come una vera erede di Sex and the City la brillante e dinamica Younger, sguardo alla vita personale e professionale dei Millennials. Questa idea è rimbalzata un po’ ovunque, e ovviamente va al di là del fatto di essere stata ideata dallo steso autore Darren Star o di condividerne la storica costumista Patricia Field.
Ci sono amicizia e relazioni professionali fra donne, molto candore nel comunicarsi le reciproche opinioni e molto affetto nel sostenersi, e un linguaggio vivace e pieno di riferimenti e battute. Kelsey (Hilary Duff) si rifiuta di mettere al suo matrimonio un vestito troppo rivelatore e commenta all’amica che non vuole che sua nonna veda la sua “Hello Kitty” (2.10), intendendo sue parti intime. Anche solo commento di questo tipo dà molto brio al dialogo. E basta lo sguardo sdegnato e snob di Diana (una eccellente Miriam Shor), che quest’anno si è lanciata in una relazione con uno scrittore ilarmente iper-femminista, o quello basito di Liza (la sempre convincente Sutton Foster) ad assicurare uno humor sagace.   
Ci si è fatti più espliciti nelle situazioni sessuali: si è dovuta gestire l’attenzione dedicata alle parti intime di Charles (Peter Hermann) sul web (2.04); la maglietta sul “burro al tartufo” (2.05) – senza farvi googlare il significato come suggerisce la serie, Urban Dictionary dice che quando tiri fuori il pene dall’ano e lo infili della vagina, la sostanza burrosa e marroncina intorno ad essa è il “burro al tartufo”; lo scrittore agricoltore che Liza trova in intimità con una pecora (2.09)…  
I social media, come è normale che sia, fanno da padrone e in questo mostrano come è cambiato anche, in loro virtù, il modo di forgiare relazioni. Continuano i riferimenti più o meno diretti all’effettivo mondo letterario entro cui la fittizia casa editrice Empirical lavora – chiarissimo, quasi smaccato, quello a Martin e al Trono di Spade in “Secrets & Liza” (2.11), ad esempio.
Alla fine della scorsa stagione Josh (Nico Tortorella) ha scoperto la verità sull’età di Liza e sulla sua vita e noi, attraverso di lui, abbiamo dovuto fare i conti con la menzogna che è alla base della serie. Riusciamo a tenere per la protagonista anche se è evidente che non sta facendo una bella cosa nelle persone della sua vita a cui dice di tenere. E siamo combattuti come lei su chi potrebbe essere il suo partner ideale: Josh o Peter?
La serie è gustosa e leggera, ma allo stesso tempo riesce a riflettere sulle relazioni, sull’invecchiare, sulle pressioni sociali, sulle scelta della vita, sull’essere donne.

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