Ideata da Craig Wright (Lost, Six Feet Under, Dirty Sexy Money) e con Oprah Winfrey fra i produttori esecutivi oltre che nel cast, Greenleaf (in onda su OWN, l’Oprah Television Network) è una sorta di soap opera del night-time ambientata nel mondo della religione, una specie di Empire wannabe della fede.
Grace Greenleaf (Merle
Dandridge), che in passato era una famosa predicatrice, dopo 20 anni di assenza torna insieme alla
figlia adolescente Sophia (Desiree Ross) a Memphis, nel Tennessee, nella casa
di famiglia, che è a capo di una ricca e numerosa congregazione religiosa (oltre
4000 fedeli a funzione) prevalentemente afro-americana, in occasione del
funerale della sorella Faith. Il padre, il vescovo James Greenleaf (Keith
David) vorrebbe che lei si fermasse, la madre Lady Mae (Lynn Whitfield) le
intima esplicitamente di non seminare zizzania. E al tavolo di famiglia
cominciano presto le discussioni, quando lei ammette di andare in chiesa ormai
solo a Natale e a Pasqua e la interrogano sul significato del cristianesimo per
lei. Il fratello maggiore Jacob (Lamman Rucker), sposato con l’ambiziosa
Kerissa (Kim Hawthorne), è un libertino. La sorella Charity (Deborah Joy
Winans), ministro della musica della chiesa, sta cercando di avere un figlio
dal marito Kevin (Tye White), segretamente gay. Grace si confida con zia Mavis
(la sopracitata Winfrey) proprietaria di un club che fa musica jazz.
C’è molto “amo Gesù”
nelle vicende, ma nonostante la facciata di devozione, molti sono gli intrighi,
i segreti, gli scandali, il potere, l’avidità, le infedeltà, le rivalità e
gelosie, le vendette, l’abuso di sostanze, la corruzione e la violenza che
presto vengono a galla, così come la politica e i conflitti all’interno della
chiesa, anche senza considerare un’investigazione delle autorità per possibili
irregolarità finanziarie.
Il titolo Greenleaf
(Fogliaverde, che è il cognome della famiglia protagonista) ha molteplici significati, come ha
spiegato, in occasione del Tribeca Film Festival dove la serie ha avuto la
premiere, lo stesso ideatore - in passato lui stesso un predicatore: nella
Bibbia in alcuni versi si dice che se segui il denaro soffrirai, ma se segui
Dio fiorirai come una foglia verde; c’è la nozione di foglia verde come
verdoni, quindi denaro; e lui collega la serie a un’immagine: la venuta di
Grace che spazza via tutto, e il vescovo
che ammonisce di stare attenti a un piccolo quadrifoglio perché c’è il rischio
che venga distrutto quando è qualcosa di tenero e verde che vuole vivere.
Wright promette che il
programma non è una soap e non è un sermone ma in realtà ha un po’ il gusto di
entrambi, anche se le redini del melodramma sono ben tirate e c’è spazio per
posizioni dissenzienti e realismo nel ritrarre alcuni dibattiti che hanno a che
vedere con le varie idee del cristianesimo. Le storie non sono originalissime,
ma c’è un certo fascino per questo, al di là del piacere colpevole.
Sono previste due
stagioni da 13 episodi.
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