In Famous in Love, Paige Townsen (Bella Thorne), senza la “d” finale
nel cognome, come ripete di continuo durante il pilot, è una studentessa con aspirazioni d’attrice
che viene convinta dalla sua migliore amica, Cassie (Georgie Flores), a fare un’audizione
per Locked, l’adattamento
cinematografico di una saga YA molto popolare, e viene presa per una parte che
la farà diventare famosa, a dispetto della favorita Alexis (Niki Koss). Tutti
sono immediatamente colpiti dalla sua spontaneità e da come rende il dialogo
credibile, compreso il protagonista con cui recita, Rainer Devon (Carter
Kenkins). Le due amiche non sono immuni al suo fascino, anche se Paige ha una nascente
storia sentimentale con un caro amico con cui divide l’appartamento in cui vive,
Jake Salt (Charlie DePew), uno
sceneggiatore teatrale in erba – triangolo bello e servito. Nel film della
finzione il triangolo sarà invece con Jordan (Keith T. Powers), che ha una complicata
storia col rivale. La madre di Rainer, Nina Devon (Perrey Reeves), produttrice
del film che ha necessità abbia successo, cerca di difenderlo dai giornalisti
di gossip.
Sviluppata per il canale
Freeform - le 10 puntate della prima
stagione sono state rilasciate il 18 aprile 2017 - da I. Marlene King (Pretty Little Liars) sulla base dell’omonimo
libro di Rebecca Serle, la serie adolescenziale nuota nei cliché, a partire
dall’ingenuo talento che è troppo eccezionale per non essere riconosciuto. Per quanto
in partenza non ci sia aspetti realismo, e si sappia che il percorso è quello
del sogno realizzato che però ti rivela la pochezza umana di un ambiente che
divora l’anima ed che il programma è destinato a un target di giovanissimi che
magari questa storia non l’ha sentita ancora, la vicende sono blande e senza
mordente. All’occasionale entusiasmo per il mondo glamour di belli e famosi e all’eccitazione
per le nuove esperienze si alternano scene orride come quella di Nina che in un
locale pubblico prende per la palle un giornalista scandalistico minacciandolo
di violenza ancora peggiore in una scena che vorrebbe far capire la spietatezza
dell’ambiente, ma che risulta solo tragicamente ridicola. Da vergognarsene.
La recitazione è
accettabile, e forse anche di più per quanto riguarda i giovani, un po’ meno per il cast adulto, ma la serie, a
giudicare dal pilot, è tutta molto. pre-confezionata, poco verosimile e un po’
rozza.