Sul Sundance Channel il 7 dicembre debutta un nuovo reality dal titolo Girls who like boys who like boys (Ragazze a cui piacciono i ragazzi a cui piacciono i ragazzi), tratto da un libro dallo stesso titolo, una collezione di saggi di esperienze personali, “una celebrazione di una delle più importanti relazioni nella vita di una ragazza eterosessuale – il suo migliore amico gay”. “(N)è il genere sessuale né la sessualità possono mai dettare in pieno chi abita i nostri cuori”, scrive Armistead Maupin (Tales of the city) nell’introduzione al libro. In TV, se pensiamo a questo genere di relazioni, vengono in mente alcuni personaggi di fiction: Grace Adler e Will Truman (Will & Grace), Carrie Bradshaw e Stanford Blatch (Sex and the city), Mary Ann Singleton e Michael Tolliver (Tales of the City).
Qui i protagonisti sono: David e Elisa, che gestiscono un negozio di abbigliamento vintage e si sono conosciuti quasi 30 anni fa ai tempi dell’università; Nathan e Crystal, pezzi grossi dei media e votati “coppia di potere dell’anno” da una rivista gay di New York, che vedono la loro relazione modificata dalla richiesta che lui le fa di avere da lei un bambino; Sahil e Rosebud, che vengono da due mondi completamente diversi, ma entrambi attori, con lui che fa i primi passi nell’accettare la propria sessualità; Joel e Sarah, lui “accasato” o quasi e autore di successo, lei, che un po’ gli invidia una vita che vorrebbe per sé, che lo aiuta a organizzare il suo matrimonio e si prende cura della madre affetta dal Parkinson.
A giudicare dal buzz intorno al programma e dal numero di fan sulla pagina Facebook, si direbbe giù un successo.
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