La nuova fiction di Canale5 con il soggetto di Pietro Valsecchi (giovedì, prima serata, in 6 puntate per tre serate) Benvenuti a Tavola – Nord vs Sud funziona, soprattutto per un ritmo incalzante, davvero raro per le produzioni nostrane, una recitazione e messa in scena veramente credibili e una sceneggiatura briosa sebbene le premesse e le situazioni non siano proprio originalissime.
Al “Meneghino”, storico ristorante di Milano, Carlo Conforti (Fabrizio Bentivoglio) agogna a una stella Michelin, ma è frustrato dall’indirizzo conservatore del proprietario Leone (Umberto Orsini), padre della moglie Elisabetta (Debora Villa), che non gli permette di cucinare nulla di nuovo. Sperava di aprire un locale tutto suo, di fronte all’attuale, ma lo precede, complice l’ex-cameriere Cecio (Marco D’amore), il cuoco Paolo Perrone (Giorgio Tirabassi) che vi apre una trattoria, trasferendosi dal paesino di Pollica con la famiglia al seguito: la moglie Anna (Lorenza Indovina), due figlie adolescenti, Alessia (Alessia Mancarella) e Giovanna (Elena Starace) e un bimbo piccolo, Filippo (Achille Sabatino). Come lavapiatti assumono la siciliana Lucia (Teresa Mannino). Conforti, con l’aiuto del suo sous-chef Renato (Antonio Catania) vorrebbe farli sloggiare, ma legalmente potrebbero volerci anni.
Fra i due cuochi, che rappresentano uno il Nord e l’altro il Sud, e due scuole di pensiero diverse, una più raffinata e studiata, l’altra più casalinga e organica, scoppia una guerra di colpi bassi e sfide culinarie. Conforti fa sì che le mozzarelle servite da Perrone, all’apparenza squisite, una volta tagliate siano tutte blu, e Perrone di rimando invita tutti i senzatetto della città a un pranzo gratis da Conforti, che a sua volta, col favore della notte, gli rende la pariglia cambiando l’insegna del locale del rivale da Perrone a Terrone… I rispettivi figli, Alessia e Federico (Andrea Miglio Risi) però, che si già si erano conosciuti in una vacanza studio in Inghilterra, si piacciono.
La serie mette in scena rivalità, amore per il cibo e piccoli incontri e scontri sentimentali con molta allegrezza, anche quando le situazioni paiono un po’ trite. Tirabassi ad esmpio, per citarne uno per tutti, mutatis mutandis si ritrova a fare un personaggio simile a quello de I Liceali: uomo del sud, per questo deriso e sottovalutato che a poco a poco si fa valere e benvolere perché ha le capacità di fare quello che si è preposto, anche se nell’ambiente nuovo pare un sempliciotto.
La regia si sofferma con gola sui cibi in cottura e a fine puntata i due cuochi propongono anche una vera e propria ricetta (per quanto la spiegazione sia all’insegna dalla stringatezza). Il pubblico può votare la favorita e vincere 3 cesti gastronomici di 1000 euro ciascuna. Anche la sigla è pimpante e simpaticissima, con un finale che ruba una risata. Quello che non mi convince in questa nuova fiction è il titolo. Chiaramente si vuole ispirare a quello dei film “Benvenuti al Nord” e “Benvenuti al Sud”, ma anche proprio per questo forse è poco incisivo. Comunque sempre meglio del titolo di lavorazione Famiglia Italiana, completamente inadeguato.
Sotto, un promo.