È stato quasi spiazzante vedere quanto vicino alla realtà è stato il riferimento allo scandalo che ha coinvolto alcuni mesi fa Anthony Weiner nella puntata Achilles Heel (1.08) dell’eccellente Homeland.
Un piccolo ripasso per chi non ricordasse bene la vicenda. L’ex parlamentare americano democratico, che aveva davanti prospettive politiche brillanti (era dato per favorito come possibile futuro sindaco di New York), alla fine dello scorso maggio invece di mandare una foto del suo “pacco” a una sua fan, come credeva, la ha postata su Twitter. L’ha rimossa immediatamente appena si è reso conto dell’errore, ma prima di ammettere la verità, e che era capitato altre volte, ha mentito dicendo che era stato un hacker ad accede al suo account e che non poteva dire se la foto era sua o meno. Dato che il suo cognome è “Weiner”, che è un modo informale di riferirsi all’organo sessuale maschile, e che la foto mostrava inequivocabilmente il suo pene in erezione dentro gli slip, le battute si sono sprecate. La leader di minoranza alla Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi ha aperto un’inchiesta del comitato etico e comunque alla fine di giugno Weiner si è dimesso. Questa la realtà.
Nella finzione della puntata scritta da Chip Johannessen con la regia di Tucker Gates, Nicholas e Jessica Brody sono invitati a un party. A un certo punto i partecipanti guardano sullo schermo TV la notizia di un onorevole coinvolto in uno scandalo per aver mandato foto nude e seminude a delle interne. La foto che si vede dalle immagini del telegiornale è scattata in una posa molto simile a quella diventata tristemente famosa di Weiner. Poi si passa ad una clip del politico (anche in questo caso sposato) che dice di essere stato incastrato e che le accuse sono false e che intende provarlo. Aggiunge inoltre che non intende dimettersi, al che l’organizzatrice del party si avvicina all’orecchio di Saul e gli commenta che fra un paio di giorni se ne sarà andato e che ha un’idea su chi potrebbe rimpiazzarlo, mentre al telegiornale la giornalista continua la notizia dicendo che la leader di minoranza alla Camera dei Rappresentati (anche in questo caso una donna) ha richiesto un’inchiesta su possibili violazioni etiche. In pochi secondi si è riassunta l’intera vicenda, e come se il riferimento non fosse stato già sufficientemente esplicito, la scena successiva mostra Nicholas e Jessica in macchina che se la ridono per il nome del politico in questione, che nella finzione del telefilm è Richard Johnson. Il nomignolo di Richard è Dick, e Dick, proprio come Weiner, è un modo molto comune di indicare l’organo sessuale maschile.
Homeland non è l’unica serie che quest’anno ha fatto riferimento a questo scandalo. Parks and Recreation ha aperto la stagione con un spassosa puntata (4.01) che richiamava la vicenda. Qui però si è stati così vicini alla realtà da far quasi impressione.
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