Italia 2 (ore 16.55) ripropone la sit-com del 2005 My name is Earl chiusasi nel 2009 dopo 4 stagioni. Per quello che ho visto, questa sit-com è divertente e tenera insieme. La premessa la spiega a voce la sigla ad ogni nuova puntata: “Avete presente quel tipo di soggetto che fa una bastardata dopo l’altra e ad un certo punto si meraviglia che la sua vita fa schifo? Bene, quello ero io. Ogni volta che mi capitava qualcosa di buono, qualcosa di cattivo era in agguato dietro l’angolo. È il karma. Ecco perché ho deciso di cambiare. Ho fatto una lista di tutte le mie cattive azioni e da allora cerco di rimediare agli errori che ho commesso. Mi sto solo sforzando di essere una persona migliore. Il mio nome? Earl!”.
Ecco che il nostro Earl, ladruncolo fannullone interpretato da Jason Lee, è alle prese con la sua lista: ho rubato una caramella, ho finto di essere morto per mollare una ragazza, ho avvelenato col fumo passivo, ho fatto pipì sull’auto della polizia… Fare ammenda è più complicato e divertente di quanto non ci si possa immaginare, e anche inaspettatamente dolce. Ad aiutarlo e a mettergli i bastoni fra le ruote c’è una manica di “sfigati” un po’ tonti: il fratello Randy (Ethan Suplee), la sua ex Joy (Jaime Pressly), la cameriera Catalina (Nadine Velazquez), e “Gamberone” (Eddie Steeples), gestore di un locale.
Far ridere pare sia diventato sempre più difficile e già My name is Earl si merita una menzione per aver schiodato il genere dalle ambientazioni medio-borghesi da cui ultimamente non lascia la presa. Earl sarà anche un sempliciotto, ma di certo non lo si potrà dire dell’ideatore Greg Garcia (Aiutami Hope!) e del suo umorismo.
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