Il 21 maggio va in onda
negli USA l’ultima puntata della serie House.
La trasmissione radiofonica Fresh Air,
ha intervistato
Hugh Laurie, che interpreta il protagonista Gregory House. Al sito del
programma si trova la trascrizione
completa di quanto è stato detto. Sotto, a flash, ho scritto un breve
sunto:
·
Nella
serie, Laurie fa un accento americano, ma lui è inglese. “ Non riesco a pensare
a una sola parola o anche sillaba che veramente esca alla stessa maniera in inglese
e in americano”. Parole che evita, perché proprio in americano non gli escono
bene, sono: “New York”, “murder”, “court order”. Le erre sempre sono
problematiche.
·
Fare
il regista è probabilmente il lavoro più interessante. Quando è lui il regista però
non dà a se stesso il tempo necessario per ripetere certe scene come invece
chiede di fare quando i registi sono altri. Quando ha dei dubbi chiede ai
colleghi. Metterebbe la sua vita nelle mani di Robert Sean Leonard e quindi si
fida molto della sua opinione.
·
Chiudere
la serie è stata una decisione consensuale. Il personaggio è autodistrittuvo al
punto da essere suicidario e non si può sostenere questo genere di tensione narrativa
per sempre. Non puoi stare sul cornicione lì lì per buttarti indefinitamente.
Ad un certo punto la tensione non si può sostenere, deve essere risolta. Il pubblico
vuole sapere se da quel cornicione il personaggio decide di saltare o no. House
ha una sola scelta: togliersi la vita o imparare
ad essere più positivo.
·
Il personaggio, al di là della sua
intelligenza, ha anche un lato molto infantile. È antipatico, ma anche
tenero.
·
Una
caratteristica di House è il fatto di essere in costante dolore fisico. Il dolore
è una cosa difficile con cui empatizzare momento dopo momento. Perfino con il
proprio. Certe volte va in secondo piano per necessità di scena. Certe volte il
copione richiede infatti che il personaggio sia più agile, per cui si è in
costante equilibrio fra ciò che è credibile e accurato e ciò che è necessario in
una determinata scena. Quando era ragazzo, scherza Laurie, andava sempre in
canoa remando prevalentemente da una parte e per circa 15 anni ha avuto una
certa inclinazione verso una lato del corpo: ora ha una risposta pavloviana,
quando vede una telecamera comincia a zoppicare. Nella vita il momento in cui
ha avuto più dolore è stato quando aveva circa 10 anni. Ha costruito una specie
di bomba con la benzina e si è bruciato piuttosto seriamente. Suo padre, che
era un medico, lo ha curato anche se era così furioso che non è stato molto
comprensivo. Ci sono altri generi di dolore.
Quello che ti procuri remando, ad esempio, ma quello te lo auto infliggi. Forse remare gli ha insegnato a mettere da
parte il dolore per fare quello che doveva fare, non sa dirlo. A volte si
procura volontariamente dei crampi alla gamba.
·
Ha
fatto ricerca sul Vicodin a breve termine – lo ha preso in modo “ricreazionale”.
Anche se l’effetto, piacevole, è diverso se lo prendi per ragioni analgesiche,
come fa il personaggio, rispetto a come ha fatto lui che lo ha fatto senza
avere dolore.
·
Molte
volte pensa al padre, ora morto, quando lavora, dato che il padre era un vero
medico. Gli ha trasmesso una gran senso di riverenza nei confronti della
scienza medica. Era un po’ l’opposto di House, era molto gentile e alla mano e
simpatizzava molto con i suoi pazienti. Avrebbe provato orrore per House, ma
aveva comunque umiltà di fronte alla verità medica e credeva che i sentimenti
non dovessero annebbiare la diagnosi e questo lo avrebbe apprezzato di House, ne
avrebbe approvato il coraggio scientifico, se non il comportamento.
·
Non
è bravo a fare audizioni. Quello di Gregory House è stato uno dei pochi ruoli
per cui ha avuto la parte dopo l’audizione. Ci ha lavorato molto. Era determinato
ad averla. Ha comprato un ombrello e l’ha usato come bastone per giorni in
hotel per far pratica su come camminare.
·
La
sua voce naturale è più alta, quella del personaggio è più roca. La voce è
arrivata nel suo tentativo di rilassarsi. Da subito ha cercato di evitare che l’americanità
fosse una caratteristica. Bisogna stare attenti a non far sì che prevalga, nel
personaggio. Rilassarsi ha fatto sì che la voce diventasse più bassa di tono. Certe
cose vengono pronunciate a denti stretti o a
latere. Questa è quasi una danza con
i tecnici dell’audio, che sono molto bravi. Il personaggio peraltro non
la alza mai molto la voce. Usa in modo molto sicuro il proprio corpo, e non ha
bisogno di alzarla spesso. Sarà successo 4 volte nel corso di 180 episodi.
·
Una
cosa similare fra Gregory House e il personaggio che interpretava nella sit-com
della BBC Blackadder è il fatto che è
sempre stata una tattica di House, nel dimostrare la vacuità delle
argomentazioni dei suoi oppositori, farne il mimo, mostrando quello che ai suoi
occhi è la loro stupidità. House interpreta spesso la stupidità in modo
sarcastico per vincere le proprie argomentazioni.
·
Non
sa ancora che cosa farà in futuro. Per ora è contento di non doversi più alzare
alle 4.30 del mattino.
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