Tanto
di cappello a Mainstream, lo spazio
che Rai4 (domenica ore 22.45 e in replica giovedì alle 00.15 e domenica alle
15.30, in più sul web su www.rai4.rai.it),
dedica ai telefilm.
Il
ritmo è stringente e il contenuto denso e un po’ mi dispiace che interviste che
potrebbero essere corpose vengono ridotte in pillole di poche battute, ma il
messaggio passa e per una volta si parla dell’argomento in modo competente,
aspettandosi intelligenza anche da parte del pubblico, in un modo che
francamente non ha mai visto fare prima: il titolo del programma viene
accompagnato dall’autore e dagli anni di messa in onda, e in chiusura si danno
consigli di lettura collegati alla puntata. Sembra poca cosa, ma la dice lunga
sulla serietà con cui finalmente ci si degna di trattare l’argomento.
Ideato
da Enza Gentile e Andrea Fornasiero, indaga la recitazione, i modelli narrativi
e produttivi, la terminologia, l’eredità culturale e storica attraverso rapide
sezioni: cross-media, focus on (che si concentra su una serie specifica),
serial life (in cui si ripercorre una carriera), cult series, serial news (sui
nuovi programmi), tag (sulle parole che si utilizzano), web series. La sigla si
apre con un’immagine di Breaking Bad
con sotto la musica di Twin Peaks.
Sono
rimasta un po’ scandalizzata e molto seccata che TV Sorrisi e Canzoni abbia criticato questa rubrica perché, in
qualche modo, troppo ben fatta, non alla portata di tutti. Che vergogna. Semmai
son proprio da lodare per il fatto che cercano di elevare il livello del
dibattito. Se proprio una critica devo farla è che non mi hanno contattata come
consulente. Lo dico scherzosamente, ma non poi più di tanto.
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