mercoledì 17 ottobre 2012

GILRS: "sovra-istruite"? Non direi

 
Ho terminato da poco di vedere la prima stagione di Girls, una serie che mi ha conquistato sotto molti aspetti, come dicevo in prima battuta - specie nel modo poco patinato di guardare alla vita delle ventenni moderne, con le loro insicurezze - ma che a momenti mi ha stomacato: il personaggio di Jenna in particolare, per il quale non sono riuscita a trovare un solo elemento che la redimesse ai miei occhi e con la quale trovare un punto di contatto umano che me la facesse apprezzare.
Non mi piace la realtà che vedo ritratta, quella di vite allo sbando vissute a casaccio, ma questo per certi versi è anche una descrizione pregnante della generazione che ritrae. Il problema infatti non è quello, è che a momenti  ho trovato questo ritratto “falso”, un esercizio da corso di scrittura creativa che amplifica dettagli bizzarri (uno per tutti il personaggio di Adam) dietro ai quali ci si nasconde per non andare in profondità. È una critica crudele, mi rendo conto, e non del tutto meritata forse. Così la percepisco io.
Un giudizio che ho sentito ripetere di nuovo e ancora è che le protagoniste sono “overeducated”, ovvero “sovra-istruite”.  Ora, per quel che mi riguarda,  non si può essere troppo istruiti. Si può forse essere molto istruiti e non avere imparato un granché dalla propria istruzione o usarla male o sentirsene paralizzati, o chissà che altro, ma non si è mai troppo istruiti. Capisco in realtà che cosa intendono quando dicono così, ma non mi piace che si esprima in questi termini. E se anche ammettessi che esiste una simile circostanza, in cui non credo, questo non sarebbe sicuramente il problema di quelle ragazze.    

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