Last Resort, che ha debuttato sull’americana ABC il 27
settembre, è stato indicato come uno dei telefilm con maggior potenziale della
nuova stagione. A me è attivamente dispiaciuto e a meno che non diventi un mega
successo non ci darò nemmeno una seconda occhiata.
L’equipaggio di un
sottomarino, il Colorado, riceve ordine di lanciare ordigni nucleari contro il
Pakistan. Dal momento che non è chiaro da chi arriva l’ordine, poiché è
arrivato da un canale secondario, il capitano Marcus Chaplin (il sempre assolutamente
spettacoloso Andre Braugher, Men of a
Certain Age) rifiuta di farlo prima di aver ricevuto una conferma da
qualcuno la cui autorità riesce a riconoscere. Viene immediatamente sollevato
dal comando che viene affidato al suo primo ufficiale Sam Kendal (Scott
Speedman) e il Colorado si vede bersaglio del fuoco americano. L’equipaggio scappa
e ripara in un’isola, la Sainte Marine, dove prende il controllo, non senza l’ostilità
dei nativi – in particolare di Julian Serrat (Sahr Ngaujah) . Si dichiarano uno
stato nucleare sovrano, tanto che minacciano gli stessi Stati Uniti di lanciare
missili nucleari. A far parte dell’equipaggio del Colorado c’è anche il tenente
Grace Shepard (Daisy Betts, Persons Unknown), una delle pochissime donne in un equipaggio di 150 elementi, una
pioniera del campo, e figlia di un ammiraglio del Pentagono che, nonostante il
suo ruolo, dell’attacco non sa niente.
Nonostante il buon cast,
il pedigree dell’ideatore Shawn
Ryan (The Shield, Terriers) e la potenzialità delle storie di intrigo e giochi
di potere, che facilmente si presta alla lettura metaforica, il pilot mi ha
davvero deluso. La narrazione era ripetitiva: quante volte hanno dovuto dire
che chiedevano di confermare l’ordine perché era arrivato da un canale secondario?
Il tono è machista. Il look è troppo buio: chiaramente all’interno del
sottomarino si pone questo problema, ma il fatto è che la stessa sensazione si
ha sull’isola. E l’equipaggio del sottomarino colpito, sballottato di qua e di
là, riporta alla mente scene da Star Trek anni ’60.
per me invece ha del buon potenziale. mi è sembrato uno dei pochi pilot imprevedibili di quest'anno.
RispondiEliminacioé, mi promuovi quella boiata di revolution e mi bocci questo. che ti sta succedendo? ;)
LOL Forse era questione di aspettative, le avevo basse per Revolution e alte per questo. La maggior parte della critica è d'accordo con te, ma a me il primo ha convinto (come storia, non come look), il secondo per nulla.
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