“Sei
fuori!”: questo è il tormentone che caratterizza il nuovo talent show di
competizione The Apprentice (“l’apprendista”,
cioè, su Cielo, martedì, ore 21), con il dito del boss che intima al
concorrente di andarsene, e trasla appropriatamente il “you’re fired!” della
versione americana, che più letteralmente sarebbe “sei licenziato!”.
Senza
offesa, ma Flavio Briatore è una scelta di casting perfetta per il ruolo che
nella versione originaria del programma è stata di Donald Trump, che si vede
all’inizio dargli l’endorsement, e che
proprio da pochi giorni ha fatto di nuovo parlare di sé per uno spot che ha
girato per i Repubblicani in cui, dopo averlo valutato negativamente, dice al
presidente Obama proprio “sei fuori!” secondo la liturgia del programma.
Sedici persone scelte fra 5000, che desiderano
sfondare nel mondo degli affari, si sfidano divisi in due squadre in varie
prove per 20 settimane, venendo eliminati uno ad uno. Chiunque rimanga avrà un
contratto di 1 anno con uno stipendio a 6 cifre proprio per il boss in persona,
che, affiancato da due suoi fedelissimi, Patrizia Spinelli e Simone Avogadro,
li valuta e li tartassa di critiche lì dove fanno errori. Non vuole arroganti,
cretini e persone che facciano troppa teoria, ha esordito all’inizio. E lui
stesso per fortuna non si mostra borioso quanto l’equivalente americano, cosa
che temevo. È severo, deciso, ed intimidente quel che basta, dietro
l’enorme tavolone bianco, senza apparire gradasso. Il ritmo è serrato, e si
colgono qua e là pagliuzze del mestiere imprenditoriale.
La
prima puntata era una prova di compravendita di pesce, vinto dalla squadra
“Lux”, delle donne, mandata poi a festeggiare in un ristorante giapponese, mentre
quella degli Uomini, “Il gruppo”, è inciampata in numerose difficoltà. Funziona.
Nessun commento:
Posta un commento