Ha avuto un piccolo calo
Homeland nella seconda stagione,
rispetto alla prima, pur rimanendo una serie assolutamente eccellente. Si è un
po’ “24izzata”, anche se rispetto a
“24” mantiene comunque una dimensione più intima e riflessiva che la rende più
umano. Parte a distanza di poco da dove si era terminato il primo ciclo: Carrie
(Claire Danes) comincia a riacquistare un certo equilibrio mentale, dopo che si
era fatta fare l’elettroshock per gestire la sua depressione bipolare alla fine
della prima stagione, e viene richiamata momentaneamente per incontrare una
informatrice a Beirut che si fida solo di lei; Nicholas (Damian Lewis) è ora un
deputato e si apre per lui la possibilità di essere candidato alla
vicepresidenza.
Uno dei punti di forza del programma è quella di non temere di
bruciarsi le cartucce troppo presto. I personaggi vengono messi all’angolo in
posizioni da cui non riesci ad immaginare come possano uscirne, ma lo fanno. E
le mosse, anche attese, vengono fatte in tempi inaspettati: la rivelazione che
Carrie aveva ragione e Brody era un potenziale terrorista non è avvenuta a fine
stagione, come magari ci si poteva aspettare, ma presto (2.04). Avviene non
appena gli autori compromettono il suo personaggio in modo più deciso,
facendogli uccidere un uomo solo per evitare di essere scoperto (2.03) e decidono di riscattarlo facendo
collaborare con gli Stati Uniti. E la cattura e uccisione di Abu Nazir, pure un
potenziale narrativo da season finale,
è invece utilizzato nel sottofinale (2.11), ideando per la più intima finale un
colpo di scena ancor più sorprendente.
Gli attori, tutti
eccellenti, brillano nel mostrare la propria ferita vulnerabilità e nel
perdersi e ritrovarsi – a questo proposito, centra il bersaglio una puntata
come “The Clearing” (2.07) in cui Saul (Mandy Patinkin) riesce a promettere a
Aileen, in isolamento, una stanza con una finestra in cambio di informazioni,
per poi vederla togliersi la vita. Sempre magnifico il rapporto padre-figlia
fra Brody e Dana (Morgan Saylor), la cui storia secondaria di omissione di
soccorso in seguito ad un incidente stradale pure è degno di nota, per come
tocca i temi della responsabilità e della colpa, ma anche dell’essere
adolescenti e genitori. Su tutto svetta come sempre il rapporto fra i due
protagonisti principali, ora di gatto e topo, ora d’amore. Come sempre, una serie intensa da non
perdere.
calo???
RispondiEliminama dove???
:D