Secondo alcuni critici è addirittura il miglior
telefilm che sia mai stato prodotto, in assoluto. Di certo ha cambiato la
storia della televisione a aiutato la rete via cavo americana HBO a imporsi
come rete d’autore per eccellenza. Ha ricevuto così tanti premi che, poco dopo
il debutto di una serie che è durata 6 stagioni, Billy Crystal aveva esordito
agli Oscar scherzando sul fatto che gli
sembrava impossibile presentare una serata in cui fra i nominati non ci fossero
anche loro. Ora “I Soprano” - definito un capolavoro, intensamente
drammatico e altrettanto divertente, tenero eppure scioccantemente brutale, ma
anche accusato da alcuni Italo-Americani di rinforzare i soliti stereotipi – mandati
in origine in onda su Canale5, tornano su Rai4 a partire dalla primissima
puntata (ore 20.15), dal 15 febbraio.
Sullo sfondo del New Jersey suburbano, luogo di
importanza visiva fondamentale per il gusto della serie, si svolgono le vicende
di una famiglia mafiosa, i Soprano, appunto: Tony Soprano in primis, uomo
d’affari, padre di famiglia, assassino, boss in crisi, interpretato da James
Gandolfini; la caustica moglie Carmela (Edie Falco); la spietata madre Livia
(Nancy Marchand), che l’autore ha basato sulla propria madre, offesasi; e poi
l’imperscrutabile psichiatra, la dottoressa Melfi (Lorraine Bracco),
Christopher, Junior, Paulie, Silvio…
L’ideatore è David Chase, di origine italiana –
i nonni erano De Cesare – già sceneggiatore e produttore di stimate serie come Agenzia
Rockford, Un medico tra gli orsi, Io volerò via. Lo slogan:
la famiglia, ridefinita. Questa è per noi l’occasione per scoprire o riguardare
e rivalutare un nuovo classico e, naturalmente, per restare in tema… per mangiare un bel piatto di ziti.
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