John Constantine (Matt
Ryan) è un esorcista e maestro di arti oscure che prende sotto la sua ala
protettrice la figlia di un amico da poco scomparso, Liv (Lucy Griffiths), una
ragazza che, grazie alla sua guida, si rende conto che, toccando un medaglione,
riesce a vedere le anime intrappolate sulla terra che vivono in una realtà
parallela alla nostra. Le sue gocce di sangue su una piantina riescono perfino
a scivolare verso luoghi dove accadranno fatti terribili che loro potrebbero
evitare. Lei insiste perché combattano il male insieme. E questa, almeno sulla
base del pilot, doveva essere la via seguita dalla serie Constantine, in onda dal 24 ottobre sull’americana NBC.
Sulla base di quanto
riportato dall’Hollywood
Reporter però, gli autori Daniel Cerone e David S. Goyer – che hanno tratto
la serie dal famoso fumetto Hellbazer,
da cui è stato tratto anche un film – hanno poi deciso di andare in una
direzione diversa: le scene finali del pilot sono state ri-girate e Liv uscirà
di scena. Verrà al suo posto dato moto rilievo a Zed (Angelica Celaya) che
diventerà il suo braccio destro e darà un taglio più umoristico alle
vicende. Il centro rimarrà comunque Constantine
che vive nel senso di colpa di non aver potuto proteggere la bambina Astra,
trascinata all’inferno. A proteggerlo ed aiutarlo ci sono Manny (Harold
Perrineau, Lost), un angelo che
spesso si rivolge a lui attraverso il corpo di altre persone di cui prende
possesso temporaneamente, l’amico Chas (Charles Halford) e l’esperto di
computer un po’ nevrotico Ritchie Simpson (Jeremy Davies, Lost).
La recitazione è dignitosa
anche se il protagonista forse manca di carisma e la trama dal pilot è sembrata
anche ricca di potenzialità, sebbene sia da vedere che direzione prenderà in
seguito, visto il ripensamento dell’ultim’ora, cosa che a dire il vero non è mai
un buon segno. I veri problemi sono però altri: la sceneggiatura e l’aspetto
visivo. I dialoghi sono banali e puramente di servizio, l’illuminazione è
inesistente e la regia, che pure nel pilot ha avuto anche due guizzi positivi
(la scena del treno e quella del cerchio di fuoco), è fiacca. Le immagini
paiono vecchie, stanche, polverose. Magari la serie avrà successo, grazie al traino del fumetto, ma non per
meriti televisivi, almeno per quello che si può vedere in partenza.
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