domenica 27 dicembre 2020

LE MIGLIORI NOVITÀ del 2020, secondo me

 

Chi mi segue da tempo sa che a fine anno non indico mai quelli che per me sono i programmi migliori dell’annata, ma restringo la mia lista a quelli nuovi che valuto meritevoli, per quanto produzioni già avviate in precedenza riservino indubbiamente ottime visioni. Per il 2020 non potrei prescindere da The Crown, Sex Education, Ramy, The Good Fight, l’Amica Geniale, After Life e con ogni probabilità diversi altri programmi ancora.


 Ma ecco le migliori novità, secondo me.  

Normal People: forse perfino meglio del già fantastico libro. Per me quest’anno ha svettato su tutto. Ne ho parlato qui.

The Great: esilarante come poche. Prima di Normal People credevo che per me avrebbe avuto il podio. Qui la mia recensione.

I May Destroy You: una argomento scomodo e un personaggio respingente, ma una serie notevole – qui quello che ne ho pensato.

Mrs America: la storia del femminismo che merita di continuare a venire raccontata: qui.

Unorthodox: non tornerà perché era una miniserie, ma potente. Qui il mio post.

Little America: una serie antologica – ne ho scritto qui.

Lovecraft Country: ovvero quando il risveglio delle coscienze al razzismo impone di riscrivere la narrativa con cui si descrivere la realtà: qui.

I Hate Suzie: conto di parlare prossimamente di questa serie britannica in 8 puntate in cui Billie Piper, anche co-autrice, interpreta un’attrice la cui vita viene sconvolta quando un hacker ruba dal suo cellulare delle foto compromettenti di natura sessuale.

The Hunting of Bly Manor: la seconda incarnazione di The Haunting, serie antologica dedicata ad ogni stagione ad una diversa magione, è questa volta ispirata a un romanzo di Henry James e riesce a coinvolgere e ad andare al di là del racconto di genere. Già la prima stagione mi era piaciuta (sebbene non ne abbia mai scritto), questa altrettanto.


E una menzione onorevole va a:

Zoey’s Extraordinary Playlist: ne ho parlato qui solo al debutto, ma è cresciuta nel tempo e continuerò sicuramente a seguirla.

Never Have I Ever: Non ho avuto ancora occasione di scriverne, ma questa serie per adolescenti è realizzata con garbo ed è appropriata all’età.


Purtroppo, come sempre, e forse anche di più, dato il moltiplicarsi delle produzioni, alcune serie, che da quello che leggo potrei ritenere meritevoli, semplicemente non ho ancora avuto l’occasione di vederle. Penso a titoli come The Queen’s Gambit, The Good Lord Bird, P-Valley, The Boys


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