Chi mi segue da tempo sa che a fine anno non
indico mai quelli che per me sono i programmi migliori dell’annata, ma
restringo la mia lista a quelli nuovi che valuto meritevoli, per quanto produzioni
già avviate in precedenza riservino indubbiamente ottime visioni. Per il 2020
non potrei prescindere da The Crown, Sex Education, Ramy, The Good Fight, l’Amica Geniale, After Life e con ogni probabilità diversi altri programmi ancora.
Ma ecco le migliori novità, secondo me.
Normal
People:
forse perfino meglio del già fantastico libro. Per me quest’anno ha svettato su
tutto. Ne ho parlato qui.
The Great: esilarante come poche.
Prima di Normal People credevo che
per me avrebbe avuto il podio. Qui
la mia recensione.
I May Destroy
You:
una argomento scomodo e un personaggio respingente, ma una serie notevole – qui
quello che ne ho pensato.
Mrs
America:
la storia del femminismo che merita di continuare a venire raccontata: qui.
Unorthodox: non tornerà perché era
una miniserie, ma potente. Qui
il mio post.
Little
America:
una serie antologica – ne ho scritto qui.
Lovecraft Country: ovvero quando il risveglio delle coscienze al razzismo impone di riscrivere la narrativa con cui si descrivere la realtà: qui.
I Hate Suzie: conto di parlare prossimamente di questa serie britannica in 8 puntate in cui Billie Piper, anche co-autrice, interpreta un’attrice la cui vita viene sconvolta quando un hacker ruba dal suo cellulare delle foto compromettenti di natura sessuale.
The Hunting of Bly Manor: la seconda incarnazione di The Haunting, serie antologica dedicata ad ogni stagione ad una diversa magione, è questa volta ispirata a un romanzo di Henry James e riesce a coinvolgere e ad andare al di là del racconto di genere. Già la prima stagione mi era piaciuta (sebbene non ne abbia mai scritto), questa altrettanto.
E una menzione onorevole va a:
Zoey’s
Extraordinary Playlist: ne ho parlato qui
solo al debutto, ma è cresciuta nel tempo e continuerò sicuramente a seguirla.
Never Have
I Ever:
Non ho avuto ancora occasione di scriverne, ma questa serie per adolescenti è realizzata
con garbo ed è appropriata all’età.
Purtroppo, come sempre, e forse anche di più, dato
il moltiplicarsi delle produzioni, alcune serie, che da quello che leggo potrei
ritenere meritevoli, semplicemente non ho ancora avuto l’occasione di vederle. Penso a titoli come The Queen’s
Gambit, The Good Lord Bird, P-Valley, The Boys…
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