Giovedì scorso in The Rachel Maddow Show sulla MSNBC, Rachel Maddow ha intervistato-conversato con Jon Stewart per quasi un’ora. Molti gli spunti di riflessione sui numerosi argomenti trattati: la politica (Bush, la tortura, la guerra...), le news, la TV, la comicità e la satira, le costruzioni narrative e le interazioni fra queste.
Il conduttore del Daily Show ha detto di sentirsi, nel suo ruolo, più vicino a Jerry Seinfeld che non hai giornalisti, nella misura in cui riesce ad articolare, nel suo caso con un taglio più politico e sociale, un feeling intangibile che la gente ha e a metterlo a fuoco. Secondo lui, questo è quello che la satira fa meglio. Visto che fanno la parodia di un programma di informazione devono averne la logistica e la meccanica, ma il tipo di processo di costruzione del loro materiale non è quello dell’informazione, ma quello di un programma comico. Controllano che i fatti siano veri, ma non lo fanno perché sono giornalisti, ma perché altrimenti non sarebbe altrettanto divertente. Loro commentano le notizie in modo comico. In questo senso per lui la satira è anche un processo idealistico, ma in fin dei conti impotente. Non si sente di “far parte del gioco”. “Sono molto orgoglioso di farlo. Non c’è onore in quello che faccio, ma lo faccio nel modo più onorevole che posso”, ha dichiarato.
Sopra, la puntata nella sua interezza.
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