Drugstore (RaiMovie,
mercoledì, seconda serata) è una rubrica settimanale che parla di cinema,
musica, arte, giochi, spettacoli… un contenitore per conoscere a tutto tondo
quello che vive nel confine fra intrattenimento e cultura.
“Drugstore” in inglese è sì una farmacia o drogheria, ma poi di fatto un
di quei negozi in cui trovi un po’ di tutto. Lo stesso qui, c’è un’ampia
selezione: interviste fresche, servizi filmati, notizie su film vecchi e nuovi,
inserti pseudo umoristici di Gianni Ippoliti, presentazioni…E, chissà, sotto
l’effetto di qualche farmaco o droga forse lo si trova anche ben fatto e
interessante. Da sobri, non proprio.
Non che il contenuto non ci sia, c’è ed è anche interessante, si vede
che è curato da persone che sono ferrate sugli argomenti che trattano, ma è
tutto così informe, con un segmento appiccicato a un altro senza un vero
perché, e con un’aria così stantia. In teoria dovrebbe essere un tappeto rosso
srotolato per noi per godere di questi temi in primo piano, come lascia intendere
la sigla.
La conduttrice, Miriam Leone, vincitrice di Miss Italia nel 2008 e non
certo alla prima esperienza, qui sembra fare una cattiva imitazione di
conduttrici più spigliate e convincenti di lei; la regia è incerta e le notizie
sono di un grigiore esasperante. Potrebbe
avere il sapore di un classico, ha un sapore muffoso.
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