È un’acuta analisi quella
dell’inchiesta trasmessa da RaiStoria (Canale54) L’Italia vista dagli Americani. Questa serie documentaristica in
4 puntate (più una speciale, attualizzata) di Marco Guarnaschelli, trasmessa in
cicli in vari orari, è nata da un’idea di Corrado Augias e risale ben al 1977,
ma risulta per molti versi attualissima.
Ci si aprono più livelli di
lettura. Alla prospettiva degli anni ’70 rispetto alla propria contemporaneità
e al passato, si aggiunge quella nostra rispetto a quell’epoca, con le
possibili valutazioni che lo scarto temporale permette. La prima puntata ad
esempio si chiude con un’immagine di vari grattaceli americani, simbolo per gli
immigrati italiani, ci viene detto, di ricchezza, libertà, felicità. L’ultimo
fotogramma ci mostra sulla sinistra il primo piano di una statuina delle
Madonna di un cimitero (dopo che si è analizzato come per gli emigranti
nostrani i poli di aggregazione in un Paese straniero di cui non parlavano la
lingua erano diventati la chiesa cattolica, la famiglia, il lavoro e le
attività criminali), e sulla destra le Torri Gemelle. Per noi il senso di
quell’immagine è ovviamente ben diverso da quello che poteva essere stato per
uno spettatore degli anni ’70.
Attraverso quesiti posti all’elite
culturale e alle persone comuni del’epoca, usati come campioni d’opinione, e
attraverso una ricostruzione della presenza degli Italiani in USA, si
approfondiscono i rapporti Italia-USA, marcati dalla nostalgia di chi ha
lasciato la Penisola e influenzati dalle rappresentazioni TV.
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