Parlare
di libri in TV oggi è difficile, perché il pubblico cambia canale facilmente. Billy – Il vizio di leggere, rubrica
della domenica della edizione del TG1 delle 13.30, intelligentemente butta
l’amo con un flash sullo schermo che poi la lenza riporta sul web e
specificatamente sulla pagina
Facebook per seguire le interviste complete e altri materiali (link,
citazioni, immagini), creando così una comunità di appassionati (ha più di
58.000 ‘mi piace’, al momento del mio scrivere). Non è nemmeno male che si dia
una spintarella alle pubblicazioni nostrane.
Nonostante
questi pregi, ci sono anche aspetti di cui dolersi: provano a costruire un “solaio
della letteratura”, dicono, e la sensazione di portarsi dietro anche ragnatele
e muffa c’è; le carrellate di libri sono talmente in pillole che si fatica
anche solo a ricordare i titoli; è promozione, vendita, pubblicità, mai vera
critica o recensione (con pro, ma anche contro e con un minimo di
approfondimento su temi e stile) o al limite anche opinione dei curatori – i
video su YouTube fatti da dilettanti in questo senso fanno un lavoro migliore;
non ci si discosta dalla linea ideologica di Rai1, rimanendo in una “zona
confortevole”, quando la lettura potrebbe e dovrebbe essere anche un modo per
confrontarsi, “al sicuro”, con idee diverse.
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