Bradley Cooper fa un
cameo nel pilot di Limitless, di cui
è produttore esecutivo oltre che occasione star ospite. Si tratta dell’ennesima
serie di quest’anno tratta da una pre-esistente pellicola, in questo caso
quella omonima che lo vedeva come protagonista e che era a sua volta basata su
un libro di Alan Glynn, The Dark Fields.
Un musicista di scarso
successo che non riesce a dare una direzione alla propria vita, Brian Finch
(Jake McDorman), espande le proprie capacità mentali grazie a una droga chiamata
NZT – nel giro di un pomeriggio scopre di che rara condizione soffre il padre
(Ron Rofkin), la cui diagnosi non chiara rischiava di portarlo alla tomba, e
riesce poi a fargli avere un trapianto di fegato. L’amico che gli passa le
pillole viene trovato morto e questo allerta la polizia. Chiarita la questione
che si tratta di una sostanza sperimentale a loro nota, accantonata per le
sgradite conseguenze a lungo termine, l’agente
dell’FBI Rebecca Harris (Jennifer Carpenter, Dexter), con il riluttante benestare del suo capo, “Naz” Pouran (Mary
Elisabeth Mastrantonio), gli propone di lavorare insieme per risolvere numerosi
crimini grazie all’aiuto del suo potenziato quoziente intellettivo. Allo stesso
tempo, in via segretissima, il senatore con aspirazioni presidenziali Eddie
Morra (Cooper), gli offre delle iniezioni che gli permettono di utilizzare la
droga senza effetti collaterali, per fini propri ancora da chiarire.
Al di là della
correttezza politica di ideare una serie in cui pillole stupefacenti aumentano
le capacità umane – trappola che per anni il piccolo schermo ha cercato di
inculcarci essere la via migliore verso la tossicodipendenza – la storia non va
al di là dello stratagemma della pillolina magica che risolve i problemi. E
cerca di infilare inutilmente nel plot motivazioni altre: la Harris si fida di
Brian perché ha visto nel suo sguardo la stessa luce che c’era negli occhi di
suo padre l’ultima volta che lo ha incontrato in vita. Aveva un passato di
dipendenza da sostanze, ma aveva deciso di cambiare quando è stato ritrovato
morto una settimana dopo. Ora lei crede potesse aver usato la NZT. Ma per
piacere!
Nonostante tutti recitino
in modo più che adeguato, e il confezionamento non sia sgradevole, il risultato
del pilot complessivamente è mediocre e sciocco, e non serve la NZT per
capirlo.
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