Si candida a peggior
nuovo debutto dell’autunno 2015 Rosewood,
ideata da Todd Harthan, nonostante un’interpretazione piena di grinta e simpatia di Morris Chestnut che
dà il volto al personaggio del titolo.
Beaumont “Rosie”
Rosewood Jr è un medico legale di Miami, ricco, famoso e affascinante
nonostante sia saccente e molto pieno di sè. Ha fin da piccolo un serio
problema cardiaco che potrebbe stecchirlo da un momento all’altro e questo lo
spinge a correre ogni rischio necessario per assicurare alla giustizia dei
criminali, imponendo il proprio aiuto non richiesto alla riluttante detective
Annalise Villa (Jaina Lee Ortis), rimasta di recente vedova.
Come procedurale è
piuttosto scadente. Le storie sono giusto imbastite lì perché non si sfaldino.
Le esperte professionali che affiancano Rose sono due segnaposto. La poliziotta
tosta scade nel ridicolo nella modalità in cui nel pilot pesta un “cattivo
della situazione”. Le backstory dei personaggi
hanno il sapore della patetica farsa. Chestnut ha sicuramente la stoffa
del leading man, ma c’è da augurarsi
che trovi presto un nuovo ruolo.
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