Se, in campo di televisione, uno mi parla di un boss italo-americano del New Jersey, il primo che mi viene in mente è sicuramente il mafioso Tony Soprano protagonista di uno dei telefilm più apprezzati di tutti i tempi, I Soprano. C’è però un altro personaggio TV che risponde alla tessa descrizione, e con la mafia non ha nulla a che vedere, pur avendo di per sé fatto una comparsata anche nella suddetta serie. Si tratta di un boss molto, ma molto più dolce: è il Cake Boss, Il Boss delle Torte dell’omonimo docureality - una via di mezzo fra un documentario e un reality cioè - in onda con la sua terza stagione su Real Time (venerdì, ore 23.10), durante la quale hanno anche fatto un viaggetto in Italia. All’anagrafe è Buddy Valastro, classe 1977, un rinomato pasticcere che insieme alla famiglia – la madre ora in pensione, quatto sorelle e 3 cognati – gestisce una pasticceria la “Carlo's City Hall Bake Shop”, “da Carlo” dicono nella versione italiana, nella cittadina di Hoboken. È colui a cui il governatore neo-eletto dello Stato si è rivolto per preparare un dolce per 2000 persone per il cui trasporto sono state necessarie sei persone, per intendersi. Come persona è un po’ grezza, di una simpatia un po’ fragorosa, e la sua personalità si vede anche nei prodotti finiti: capolavori di pasticceria vistosi, sgargianti, pieni di una fantasia che non passa inosservata. Sorvolerei volentieri sulle vicende familiari, e la ragione per seguire il programma non è nemmeno in fondo la golosità, ma lo stupore: vedere come costruiscono e modellano autentiche sculture di pan di spagna, zucchero, cioccolato plastico, e vedere il prodotto finito. Si notano le tecniche e le attrezzature, inimmaginabili in una cucina casalinga, ci si inchina davanti al duro lavoro, ma soprattutto si rimane a bocca aperta.
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