giovedì 5 luglio 2012

QUEER AS FOLK: una guida agli episodi - 1.08


Episodio 8 (su YouTube in quattro segmenti: primo, secondo, terzo, quarto)


Scritto da: Russell T. Davies
Regia: Sarah Harding

Plot. Stuart sfonda la vetrina del rivenditore d’auto da cui ne ha appena comprata una, per rivalsa contro i commenti omofobi da questi pronunciati. Poi corre da Lisa e Romey: l’immigrazione ha fatto loro visita e Lance viene arrestato per essere deportato. Romey incolpa Stuart, ma il poliziotto dice che è stato Nathan ad avvertirli e lui si prende la colpa come d’accordo. Questi poi decide di tornare a casa, ma di fronte al comportamento del padre, scappa di casa per andarsene a Londra e nella sua fuga si unisce a lui Donna, scontenta del nuovo compagno della madre. Vince esce a pranzo con Stuart e parlano della storia che il primo ha con Cameron. Più tardi, quest’ultimo tratta Vince come un bambino e questi si sente ferito. Chiede a Cameron di nominargli tutti gli attori che hanno interpretato Doctor Who che gli vengono in mente. Cameron ne rammenta a stento un paio, lì dove a pranzo Stuart glieli aveva giocosamente sciorinati tutti senza battere ciglio. Vince molla Cameron e in discoteca invita Stuart a ballare.

Commento. E’ una puntata che affronta il tema dell’omofobia, più o meno diretta e opprimente: a scuola (il poeta Wilfred Owen è deriso perché “finocchio”), sul lavoro (Vince vede dei colleghi ridere di lui e teme sia perché hanno scoperto che è gay – in realtà è per la cravatta che indossa), nel mondo esterno (il rivenditore d’auto, la casa di Nathan).  E’ un issue che più massicciamente verrà ripreso nella seconda stagione, e mostra i piccoli atti di coraggio per farvi fronte (Vince che commenta il sedere di un collega al lavoro, Nathan che, al locale, svergogna Christian davanti a tutti annunciando al microfono che quello è il ragazzo che a scuola li pesta dicendo che sono delle checche) e le decisioni più impulsive e drastiche (Stuart che sfonda la vetrina del rivenditore auto, e minaccia ripercussioni legali per i commenti omofobi, Nathan che scappa di casa di fronte all’atteggiamento del padre che gli intima di non mettere idee strane in testa alla sorella e gli dice che in quella casa “l’ano serve per cagare”). E’ uno degli episodi che più esplicitamente lega a doppia mandata Vince e Stuart nel loro amore reciproco e più mostra come il loro rapporto sia fondato su vera conoscenza e accettazione reciproche, e come contemporaneamente i loro mondi siano differenti. Ed è una vera season finale, con una chiusura che vede tutti un passo più in là: Stuart non più a rischio di perdere il bimbo di cui è padre; Nathan che affronta il grande mondo da solo; Vince affrancato da un compagno che lo tratta come un infante, out nel lavoro, e capace di invitare Stuart sulla pista da ballo. Tutti paghi e sicuri di sé.

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