Chi
cura programmi di viaggio in TV dovrebbe ripetersi: le cartine geografiche non
sono carta straccia. Eppure l’ennesimo programma che ne fa a meno è Road Italy (Rai5) che forse ne avrebbe
bisogno più di altri, visto che è in continuo spostamento essendo un percorso
itinerante dal Gran Sasso al Monte Bianco fatto su strade provinciali alla
scoperta di borghi e villaggi nostrani a bordo di apecar.
Forse,
delle 50 puntate, quelle quotidiane danno più soddisfazione di quella serale
del venerdì, che fuori dalle pittoresche inquadrature del Bel Paese non lascia
niente o ben poco. I momenti “on the road” non hanno sapore e se li tagli
riduci di metà il programma. Esagero naturalmente, ma il problema è che le
tappe raggiunte vengono viste così a volo d’uccello, e senza vede indicazioni
per recuperare le botteghe, il locali i monumenti in cui ci si sofferma, che
sembra tutto fatto molto a casaccio.
Claudio
De Tommasi, Valeria Cagnoni e Emerson Gattafoni, autori oltre che viaggiatori, che
si avvalgono di NewsSpotter di Skylogic, la nuova tecnologia per le produzioni
televisive “nomadiche”, registrano anche gli “incidenti di percorso” e questo
dà un’aria vissuta che non dispiace: la grandine, l’automobilista che se ne
frega che siano filmando e parcheggia dove vuole… Se si ripete il titolo del
programma una volta in meno c’è più tempo da dedicare ai luoghi che si
visitano, senza fretta.
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