In The New Normal, che ha debuttato sull’americana NBC l’11 settembre,
David Murray (Justin Bartha, Girls, The book of Mormon a teatro) e Bryan Collins
(Andrew Rannells) sono una coppia che ha deciso di avere un bambino. Come madre
surrogata finiscono per scegliere Goldie (Georgia King) che, rimasta incinta a
soli 15 anni, ha dovuto rinunciare al sogno della sua vita, diventare avvocato,
per crescere la figlia Shania (Bebe Wood), bimba sveglia e buona osservatrice.
Con la somma che guadagnerebbe nel dare in affitto il suo utero potrebbe
assicurarle un futuro economicamente sereno. Di proposito, sceglie una coppia
gay - crede che l’amore sia amore e che sia la cosa più importante di tutte in
una famiglia: ancora prima che venga concepito, David e Bryan sono già presenti
nella vita del futuro bebè più di quanto non lo sia stato il padre di Shania. La
nonna di Goldie, Jane Forrest (Ellen Barkin), bigotta e piena di pregiudizi,
non è d’accordo e si fa sentire forte e chiara. Le loro vite ora però - inclusa
quella di Rocky (NeNe Leakes, Glee),
l’assistente di Bryan - sono intrecciate e dovranno imparare a convivere.
Ideata da Bryan Murphy (Glee, American Horror Story), anche regista del pilot, e Ali Adler,
co-sceneggiatore della prima puntata, la sit-com ha già causato qualche
controversia. L’organizzazione ultraconservatrice One Million Moms ha invitato
a boicottarla perché ha come protagonisti una coppia gay e la KSL-TV, stazione
televisiva affiliata alla NBC nello Utah, ha deciso di non mandarla in onda perché
ritiene il contenuto discutibile – come se non avessero mai visto Modern Family in vita loro. La NBC dal
canto suo ha ribattuto che questa è da parte di Murphy una “lettera d’amore
alle famiglie”.
Lo spirito del programma
lo si coglie nel titolo: le famiglie non tradizionali, e mostrano fra gli altri
come esempio famiglie di sordi e di nani, sono “la nuova normalità”. Come è
ormai nell’etica narrativa di Murphy, le minoranze e i “perdenti” agli occhi
della società sono celebrati e apprezzati, e viene smascherato il bullismo del
più forte che disprezza e offende attraverso un personaggio in bilico fra le
due posizioni (in opposizione al desiderabile, ma passibile di essere alla fine
convinto) che assurge a secondario e che, sfacciatamente abrasivo e
politicamente scorretto, crea contrasto incarnando gli affronti della
quotidianità che si è costretti a sopportare e che si vuole portare dalla
propria parte: lì dove in Glee era Sue Sylvester, qui è nonna Jane.
Entertainment Weekly ha acutamente sintetizzato
dicendo che The New Normal è un inusuale
genere di sit-com, in parte commedia e in parte polemica, e frecciatine ad hoc a
Repubblicani e cristiani ultraconservatori non vengono risparmiate. Si ride
poco nel pilot, a dire il vero, quasi per nulla direi, e la parte di
contraddittorio potrebbe essere argomentata in modo più graffiante. Qualche
battuta di spirito ben piazzata convince di più di un trito predicozzo, per
quanto io ne condivida il senso ultimo. Ho rimpianto Husbands.
Uhm.
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