giovedì 18 settembre 2014

THE 100: la prima stagione


C'è da rallegrarsi che The 100 sia stata rinnovata per una seconda stagione, che parte negli USA il prossimo 22 ottobre, perché la serie - di cui ho parlato qui - è solidamente costruita. Già dall'inizio si percepisce che alla base ha un libro dal fatto che è strutturata in modo stretto e pregnante da subito. La trama è fitta, ma ben calibrata.  E, sebbene sia chiaramente una storia di e per adolescenti (che sono sul pianeta Terra), con una sola porzione riservata agli adulti (che rimangono stazionati sull'Arca come un satellite intorno al pianeta fino alla fine della stagione), riesce ad affrontare questioni scottanti, come la guerra e la pace, le armi, la tortura, la scarsità delle risorse, il senso della storia, la leadership...
                                
I ragazzi, costretti a gestirsi in autonomia lavorano inizialmente come una organizzazione tribale e all'inizio in particolare hanno un po' troppo, forse, il sapore delle gang americane, con buoni e cattivi – Clarke (Eliza Taylor) contro Bellamy (Bob Morley) nello specifico, e in parallelo sull’Arca lo scontro fra gli adulti con il Consigliere Kane (Henry Ian Cusick, Lost) contro il Consiliere Abby (Paige Turco), la madre di Clarke. Con l'avanzare della stagione però, tutti i personaggi assumono maggiore tridimensionalità e chiaroscuro, e alla fine tutti, o quasi, finiscono per lavorare insieme, pur con contrasti anche marcati fra loro. Si tiene per tutti, un po' come poteva accadere con una "Buffy", e questo non sempre è facile da realizzare ed è un punto di forza della serie. C'è anche un buon rapporto di forza e potere fra maschi e femmine del gruppo. I colpi di scena non mancano, con giuste dosi di amicizia, amore, avventura. La tagline della prima stagione è stata. “Sopravvivenza non è chi sei. È quello che diventi”.

La finale poi ha in parte resettato quanto accaduto fin'ora - mi ha fatto pensare a una conclusione di stagione sul principio di quella che aveva avuto Persons unknown - , lasciando intendere un possibile cambio di scenario piuttosto massiccio, visto che almeno una parte dei protagonisti sembrano ritrovarsi in una specie di laboratorio, cosa che fa intendere che sulla Terra possano esserci altri sopravvissuti oltre a quelli con cui hanno avuto contatto fin’ora, e ben più sofisticati. Ora che anche gli adulti sono arrivati sulla Terra e manca il controcanto dell’Arca, c’è da essere curiosi su come si svilupperanno le vicende e su come venga mostrata l’adattabilità degli adulti vs. i ragazzi in un nuovo ambiente ostile. Quali sono i vantaggi o gli svantaggi inerenti all’essere ragazzi o adulti nell’affrontare una simile situazione?

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