mercoledì 17 agosto 2016

LIFE IN PIECES: godibile commedia familiare


Ideata da Justin Adler, Life in Pieces racconta le vicende della famiglia Short in quattro piccole vignette autonome (ciascuna con un proprio titolo) per ogni puntata, in un buon equilibrio e riuscendo a gestire e far interagire con storie collegate un ampio cast. Questo formato – a quanto apre ispirato ai Looney Tunes - permette agli autori di tagliare tempi morti e compattare gli accadimenti in momenti che sono estremamente frizzanti, senza cadute di tono.  C’è anche la libertà di usare esterni e di muoversi propria delle commedie single-camera.

I nonni sono John (James Brolin) e Joan (Dianne Wiest): lui è un pilota d’aereo in pensione, lei una terapeuta. Hanno tre figli. Heather (Betsy Brandt, Breaking Bad), la figlia più grande, è sposata con un otorinolaringoiatra, Tim (Dan Bakkedahl), da cui ha tre figli: Tyler (Niall Cunningham), Samantha (Holly J Barrett) e Sophia (Giselle Eisenberg, Flesh and Bone). Matt (Thomas Sadoski, The Newsroom), il secondogenito,  divorziato e senza lavoro, torna a vivere dai genitori, nel garage, e frequenta Colleen (Angelique Cabral) che ha un cagnetto maschio di nome Princess (Principessa). Il figlio minore Greg (Colin Hanks) è sposato con un’avvocatessa, Jen (Zoe Lister-Jones), e hanno appena avuto una bimba, Lark.  

Autenticamente esilarante proprio nelle situazioni più che non nelle battute, la serie mescola tradizione a originalità, raccogliendo anche le lezione di Modern Family, e rispetto a quest’ultima ha personaggi più amabili. Non è raro ritrovarsi a sghignazzare della grossa, e in modo costante, ma capita anche di commuoversi.  La recitazione è buona su tutta la linea, con Hanks e Lister-Jones sono particolarmente efficaci nella commedia fisica. Una loro espressione è sufficiente per rimanere genuinamente divertiti. Diverse sono anche le guest-star. La prima stagione è partita in modo solido ed è cresciuta in forza nel tempo: se le puntate iniziali spingevano a proseguire, ma con il dubbio di farlo a lungo termine, con il susseguirsi delle puntate si è fugato ogni dubbio e alla chiusura già si desidera la seconda stagione che, per fortuna, ci sarà.    

Nessun commento:

Posta un commento