mercoledì 26 novembre 2014

HELIX: un Walking Dead dei poveri


Attenzione, spoiler. Helix, la serie di “catastrofismo medico” ideata da Cameron Porsandeh, e con Ronald D. Moore (Battlestar Galactica, Caprica) come produttore esecutivo, ha deluso, dopo un inizio promettente. Avevo postato i primi 15 minuti, che erano stati mostrati in anteprima.
Una squadra di medici dei CDC di Atlanta si reca si una base nell’Artico, dove c’è stata un’inspiegata epidemia virale, per comprenderla e contenerla.   A capo della spedizione c’è il dottor Alan Farragut (Billy Campbell, Once and Again – Ancora una Volta), che è accompagnato dalla dottoressa Julia Walker (Kyra Zagorsky), sua ex-moglie, e da un giovane medico che nasconde di avere un tumore e che è interessata sentimentalmente a lui, la dottoressa Sarah Jordan (Jordan Hayes). La postazione scientifica dove arrivano è guidata dal glaciale e reticente dottor Hiroshi Hataki (Hiroyuki Sanada, Lost), che chiaramente ha condotto esperimenti segreti. Presto ci scappa anche il morto, o meglio la morta, fra l’equipe arrivata ad indagare. Fra i contagiati c’è pure il fratello di Alan, il dottor Peter Farragut (Neil Napier).
Il grosso mistero scientifico alla fine è risultato essere uno studio sperimentale per rendere gli esseri umani immortali, o quasi. In modo piuttosto cheap, a rivelare questa immortalità sono occhi che improvvisamente diventano cerulei. Julia e Hataki fanno parte di questi essere modificati. L’aspetto potenzialmente più interessante era quella più squisitamente medico, e per un motivo specifico. È comune, nelle rappresentazioni di malattia, mostrare in modo visivamente fragoroso la devastazione che porta, come una possessione da parte di corpi estranei, in qualche maniera. Questa spettacolarizzazione di un agente patogeno che ti attacca qui ha fatto un passo oltre, cosa che da un punto di vista concettuale poteva essere molto fertile. I virus qui, di fatto, attaccando gli uomini si “personificano”. A quel punto le persone agiscono come agente infettivo, e si comportavano anche nel rapporto fra sé come, appunto, virus. Se questo aspetto, che si è anche esplicitato, fosse stato più focale, le conseguenze narrative dell’allegoria avrebbero potuto essere brillanti. Il risultato invece  è stato quello di uomini-zombie, in un una sorta di Walking Dead dei poveri.
Nelle sue fondamenta la serie ha evidentemente anche tracciato legami molto radicati da un punto di vista personale, nell’intenzione di creare un reticolo intenso per un maggiore risultato drammatico, ma tutto è rimasto di fatto superficiale, e sarebbe stato meglio forse evitarlo. Quello dei legami familiari è stato un tema forte (anche con una storia di bambini rapiti), ma ha finito per essere ridondante – e poco convincente - , nel svelare in corso di prima stagione che in realtà Hataki è il padre, che lei non sapeva di avere, di Julia. Alcune atmosfere alla Lost, ad esempio, il fatto che Julia trovasse nella base chiari segni di sé da bimba, quando riteneva di non esserci mai stata, alla fine si sono sgonfiate in una rivelazione anticlimatica della più trita delle soap opera.
Ci sono stati anche passaggi intriganti: le prime puntate hanno creato colpi di scena di vera suspense (penso ai falsi positivi e falsi negativi nei test sul contagio), l’inusuale musica  è stata usata con originalità… Il finale di stagione, con Julia che sembra a capo di una corporation in immortali, ha stimolato la curiosità per vedere il prosieguo, in una confermata seconda stagione. La prima però non ha convinto a sufficienza. Io passo.   

martedì 18 novembre 2014

Muore a 77 anni GLEN A. LARSON

Il mondo della TV piange la scomparsa di un autore molto prolifico, Glen A. Larson. A lui si ascrivono popolarissime serie come l’originale Battlestar Galactica, Quincy, Buck Rogers, Magnum P.I., Supercar, Simon and Simon, Operazione: pericolo!, L’uomo da sei milioni di dollari, Caccia al ladro, Il Virginiano, McCloud, Manimal, Automan, Trauma Center, Masquerade, Cover Up, Il Fuggitivo e molte altre ancora. È morto di cancro lo scorso 14 novembre a 77 anni.

sabato 15 novembre 2014

La parodia di SETH MEYERS ad Aaron Sorkin: geniale


 
Quando pensi che non possano più superarsi nel fare parodie ad Aaron Sorkin, ecco che arriva quella di Seth Meyers che è una geniale goduria e lo prende in giro, come ha acutamente osservato l’Hollywood Reporter, “nel modo più meta possibile”, nel modo più metatestuale possibile cioè.
Lo sketch del Late Night è costruito come uno stralcio da una puntata di Sorkin, ma non solo, ne enuncia ad alta voce i tropi e topoi rendendoli parte del tessuto diegetico della scena e cita altre parodie venute prima: da quella di Inside Amy Schumer, a quella di 30 Rock, citata da Sorkin stesso che qui come lì fa un cameo nel ruolo di se stesso.  
La trovate sotto. Davvero fantastica.   

lunedì 10 novembre 2014

OL3MEDIA è online: SPORT & MEDIA

 
È online, e scaricabile gratuitamente, il nuovo numero di Ol3Media, dedicato a “Sport & Media” e curato da Barbara Maio.
Io partecipo con un pezzo dedicato alla serie televisiva coreana Basketball.
Lo trovate qui.  Buona lettura.

venerdì 7 novembre 2014

MANHATTAN LOVE STORY: la prima cancellazione della stagione


Dopo sole 4 puntate, Manhattan Love Story è stata la prima delle nuove serie della stagione 2014-2015 a venire cancellata.  
Dana (Analeigh Tipton) è una ragazza del Sud un po’ ingenua che si ritrova a lavorare nella Grande Mela. Un po’ spaesata trova l’appoggio di una coppia di amici, Amy  (Jade Catta-Preta) e David (Nicolas Wright), e incontra Peter (Jake McDorman), che lavora insieme al fratello (il David di cui sopra) e la sorellastra Chloe (Chloe Wepper) nell’ufficio del padre. Inaspettatamente si piacciono e decidono di frequentarsi e noi, oltre agli eventi, riusciamo a sentire anche in voice-over alcuni dei loro pensieri.
Questa rom-com ideata da Jeff Lowell non era sicuramente la peggiore fra le nuove proposte. Non era chissà che divertente, ma aveva un pizzico di dolcezza. Come sempre programmi abominevoli continuano quando altri, magari non eccezionali ma dignitosi, finiscono al macero in men che non si dica.  

mercoledì 5 novembre 2014

LEZIONI DI PULP FICTION di Giuseppe Cozzolino


 
Segnalo con piacere il nuovo Vlog di Giuseppe Cozzolino, impegnato su YouTube con le sue “Lezioni di Pulp Fiction”. Su cinema, fumetti e serie TV. Sotto, la prima puntata.