lunedì 21 novembre 2016

YOU ME HER: la prima commedia poliromantica


È la prima commedia poliromantica della TV seriale la deliziosa e coinvolgente You Me Her (Audience - DirecTV), che parla di un amore a tre – sulla stessa tematica la NBC sta lavorando al dramedy Love, Sex and Neighbors, e Shameless affronta la questione nella sua settima stagione (si veda THR in proposito).  

Jack (Greg Poehler, Welcome to Sweden) e Emma (Rachel Blanchard, Fargo) sono felicemente sposati, ma faticano ad avere un figlio e il motivo è che fanno ormai poco sesso. Manca la scintilla. Il fratello di lui, Gabe (Kevin O’Grady), gli suggerisce di procurarsi una escort e, sebbene Jack non sia troppo convinto, lui ci prova e così conosce Izzy (Priscilla Faia, Rookie Blue), studentessa neofita della professione che esplicitamente non prevede comunque il sesso fra le sue prestazioni. Izzy piace subito molto a Jack, ed è reciproca. Trascorrono una serata a bere e chiacchierare, finiscono per baciarsi e vanno un po’ oltre finché lui non mette un freno alla cosa, preso dal senso di colpa. A casa confessa tutto a Emma che, incuriosita, decide di fissare un appuntamento anche lei per conoscere Izzy e su lei pure fa un’eccellente impressione. Emma rivela chiaramente chi è e perché ha voluto conoscerla e, dopo un “lavoro di piede” sotto il tavolo, finiscono per amoreggiare nel bagno del locale dove si erano date appuntamento. Jack ed Emma si “risvegliano” sessualmente l’uno con l’altra ed Emma ammette con il marito di essere bisessuale. I giochi sono fatti, tutti e tre sono interessati. E se Jack ed Emma decidono di aprire il loro matrimonio a una terza partner, Izzy pure è intrigata e trascura quello che dovrebbe essere il suo ragazzo, Andy (Jarod Joseph), perché completamente presa dalla coppia che ha conosciuto. Inizialmente loro propongono di vedersi con lei a pagamento, in seguito, quando è chiaro che tutti e tre si stanno innamorano, rinunciano a quest’idea e cominciano a frequentarsi sentimentalmente e sessualmente.

Ideata e interamente scritta nella sua prima stagione da John Scott Shepherd e ispirata a un articolo apparso su Playboy dal titolo “Sugar on Top” di John H. Richardson, la serie funziona per due ragioni fondamentali. La prima è che è autenticamente romantica e coinvolgente, la seconda è che è realistica nel presentare una relazione non-monogamica nella società contemporanea. E la si mostra come una relazione legittima ed etica, non un tradimento di un più elevato ideale monogamico che è stato disatteso.

Jack ed Emma sono elettrizzati da come si sentono in compagnia di Izzy. È palpabile il senso di esaltazione amorosa, di positivo nervosismo nell’anticipare nuovi incontri. C’è una dimensione fisico-sessuale che è riscoperta di intimità e si mostra come  il sesso può rinvigorire un rapporto, ma questo non è fine a se stesso. I tre si scoprono felici e soddisfatti, c’è un senso di risveglio di passione e di comprensione e amore reciproci. Anche se la serie non usa mai il vocabolo in modo esplicito, si mostra l’applicazione di quella che è una parola chiave nella comunità del poliamore, ovvero “compersione”, che è un po’ l’opposto della gelosia, anche se può convivere anche con questa, ed è “lo stato di gioia empatica che si prova quando una persona che amiamo è felice con un altro suo partner”. (Poliamore – Glossario).

Per tutti loro c’è anche sorpresa nel provare delle emozioni profonde e trasformative in senso positivo in spazi che le convenzioni sociali normalmente non concedono. Jack ed Emma devono ripensare il proprio matrimonio come lo hanno sempre concepito, e Izzy tende, forse anche perché più giovane, a buttarsi a capofitto nelle cose, è affamata di connessione, ma rischia anche molto. Socialmente non è una cosa accettata facilmente: gli amici della coppia sanno e li coprono, ma loro si vedono anche costretti mentire su chi è Izzy per loro. E finiscono per essere ricattati dalla figlia di una vicina di casa. Non vivono nel mondo delle favole, ma nel mondo reale e hanno molto da perdere. Lei è un architetto con prospettive di avanzamento di carriera, lui un assistente rettore di una scuola superiore che ha come motto “integrità, onore, tradizione, eccellenza”. Nel pilot la telecamera – la regia è per tutte le puntate della prima stagione di Nisha Ganatra - mette in evidenza il primo e il terzo termine come a sottolineare che la sua condotta di vita può potenzialmente metterlo in contrasto contro questi principi che dovrebbe incarnare, specie in un momento in cui lo stanno prendendo in considerazione per una promozione. Izzy dal canto suo si sente in balia delle decisioni di due persone che già sono una coppia assodata. Va in profonda crisi, in alcuni momenti, e l’amica e compagna di stanza Nina (Melanie Papalia), nonché collega escort, ne raccoglie le confidenze.

Da parte di tutti e tre c’è una certa dose di coraggio nel concedersi la libertà di esplorare i propri desideri di fronte all’atteggiamento giudicante e disapprovante, potenziale o reale, della società che li circonda,  e l’onestà intellettuale ed emotiva di ammettere che potrebbero trovare la felicità e l’amore al di fuori delle norme culturali in cui sono immersi e che finora hanno condiviso, anche se loro stessi non lo avevano previsto. Parte della forza di You Me Her è l’abilità di presentare queste tematiche con cuore, ma anche con molto umorismo. Quando ad esempio tutti e tre fanno l’amore insieme per la prima volta (1.06) e le circostanze fanno sì che si presenti tutto il vicinato, con loro imbarazzati a cercare di spiegare la situazione, si rimane divertiti, oltre a vederlo come una sintesi in piccolo della posizione che si sentono di avere nei confronti della società più in generale.

“I love you”, si dice in inglese. “I love you more” (Ti amo di più) rispondeva sempre l’altro della coppia. Entra una terza persone e, come dicono i poster promozionali della serie, non si risponde “I love you too” (Ti amo anch’io), ma, con un omofono, “I love you two” (Amo voi due). 

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