È la
prima commedia poliromantica della TV seriale la deliziosa e coinvolgente You Me Her (Audience - DirecTV), che
parla di un amore a tre – sulla stessa tematica la NBC sta lavorando al dramedy
Love, Sex and Neighbors, e Shameless affronta la questione nella
sua settima stagione (si veda THR
in proposito).
Jack (Greg Poehler, Welcome to Sweden) e Emma (Rachel
Blanchard, Fargo) sono felicemente
sposati, ma faticano ad avere un figlio e il motivo è che fanno ormai poco
sesso. Manca la scintilla. Il fratello di lui, Gabe (Kevin O’Grady), gli
suggerisce di procurarsi una escort e, sebbene Jack non sia troppo convinto,
lui ci prova e così conosce Izzy (Priscilla Faia, Rookie Blue), studentessa neofita della professione che esplicitamente
non prevede comunque il sesso fra le sue prestazioni. Izzy piace subito molto a
Jack, ed è reciproca. Trascorrono una serata a bere e chiacchierare, finiscono
per baciarsi e vanno un po’ oltre finché lui non mette un freno alla cosa, preso
dal senso di colpa. A casa confessa tutto a Emma che, incuriosita, decide di
fissare un appuntamento anche lei per conoscere Izzy e su lei pure fa
un’eccellente impressione. Emma rivela chiaramente chi è e perché ha voluto
conoscerla e, dopo un “lavoro di piede” sotto il tavolo, finiscono per
amoreggiare nel bagno del locale dove si erano date appuntamento. Jack ed Emma
si “risvegliano” sessualmente l’uno con l’altra ed Emma ammette con il marito
di essere bisessuale. I giochi sono fatti, tutti e tre sono interessati. E se
Jack ed Emma decidono di aprire il loro matrimonio a una terza partner, Izzy
pure è intrigata e trascura quello che dovrebbe essere il suo ragazzo, Andy (Jarod
Joseph), perché completamente presa dalla coppia che ha conosciuto. Inizialmente
loro propongono di vedersi con lei a pagamento, in seguito, quando è chiaro che
tutti e tre si stanno innamorano, rinunciano a quest’idea e cominciano a
frequentarsi sentimentalmente e sessualmente.
Ideata e interamente
scritta nella sua prima stagione da John Scott Shepherd e ispirata a un
articolo apparso su Playboy dal
titolo “Sugar on Top” di John H. Richardson, la serie funziona per due ragioni
fondamentali. La prima è che è autenticamente romantica e coinvolgente, la
seconda è che è realistica nel presentare una relazione non-monogamica nella
società contemporanea. E la si mostra come una relazione legittima ed etica, non
un tradimento di un più elevato ideale monogamico che è stato disatteso.
Jack ed Emma sono
elettrizzati da come si sentono in compagnia di Izzy. È
palpabile il senso di esaltazione amorosa, di positivo nervosismo
nell’anticipare nuovi incontri. C’è una dimensione fisico-sessuale che è
riscoperta di intimità e si mostra come il sesso può rinvigorire un rapporto, ma questo
non è fine a se stesso. I tre si scoprono felici e soddisfatti, c’è un senso di
risveglio di passione e di comprensione e amore reciproci. Anche se la serie
non usa mai il vocabolo in modo esplicito, si mostra l’applicazione di quella
che è una parola chiave nella comunità del poliamore, ovvero “compersione”, che
è un po’ l’opposto della gelosia, anche se può convivere anche con questa, ed è
“lo stato di gioia empatica che si prova quando una persona che amiamo è felice
con un altro suo partner”. (Poliamore
– Glossario).
Per tutti loro c’è anche
sorpresa nel provare delle emozioni profonde e trasformative in senso positivo
in spazi che le convenzioni sociali normalmente non concedono. Jack ed Emma
devono ripensare il proprio matrimonio come lo hanno sempre concepito, e Izzy tende,
forse anche perché più giovane, a buttarsi a capofitto nelle cose, è affamata
di connessione, ma rischia anche molto. Socialmente non è una cosa accettata
facilmente: gli amici della coppia sanno e li coprono, ma loro si vedono anche
costretti mentire su chi è Izzy per loro. E finiscono per essere ricattati
dalla figlia di una vicina di casa. Non vivono nel mondo delle favole, ma nel
mondo reale e hanno molto da perdere. Lei è un architetto con prospettive di
avanzamento di carriera, lui un assistente rettore di una scuola superiore che
ha come motto “integrità, onore, tradizione, eccellenza”. Nel pilot la
telecamera – la regia è per tutte le puntate della prima stagione di Nisha Ganatra
- mette in evidenza il primo e il terzo termine come a sottolineare che la sua
condotta di vita può potenzialmente metterlo in contrasto contro questi
principi che dovrebbe incarnare, specie in un momento in cui lo stanno
prendendo in considerazione per una promozione. Izzy dal canto suo si sente in
balia delle decisioni di due persone che già sono una coppia assodata. Va in
profonda crisi, in alcuni momenti, e l’amica e compagna di stanza Nina (Melanie
Papalia), nonché collega escort, ne raccoglie le confidenze.
Da parte di tutti e tre
c’è una certa dose di coraggio nel concedersi la libertà di esplorare i propri
desideri di fronte all’atteggiamento giudicante e disapprovante, potenziale o
reale, della società che li circonda, e
l’onestà intellettuale ed emotiva di ammettere che potrebbero trovare la
felicità e l’amore al di fuori delle norme culturali in cui sono immersi e che
finora hanno condiviso, anche se loro stessi non lo avevano previsto. Parte della
forza di You Me Her è l’abilità di
presentare queste tematiche con cuore, ma anche con molto umorismo. Quando ad
esempio tutti e tre fanno l’amore insieme per la prima volta (1.06) e le
circostanze fanno sì che si presenti tutto il vicinato, con loro imbarazzati a
cercare di spiegare la situazione, si rimane divertiti, oltre a vederlo come una
sintesi in piccolo della posizione che si sentono di avere nei confronti della
società più in generale.
“I love you”, si dice in
inglese. “I love you more” (Ti amo di più) rispondeva sempre l’altro della
coppia. Entra una terza persone e, come dicono i poster promozionali della
serie, non si risponde “I love you too” (Ti amo anch’io), ma, con un omofono, “I
love you two” (Amo voi due).
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