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venerdì 9 novembre 2012

BEAUTY AND THE BEAST: la veria bestia è la serie


Fra i nuovi programmi è probabilmente uno dei peggiori della stagione Beauty and the Beast che in teoria, ma molto in teoria, vuole essere un remake della poetica serie TV degli anni ’80 con lo stesso titolo, “La bella e la bestia”, ma con cui non ha niente a che vedere.
Catherine Chandler (Kristin Kreuk, Smallville) da ragazza ha assistito all’assassinio della madre fuori dal locale dove lavorava come cameriera. Lei stessa sarebbe morta se non l’avesse salvata quella che a lei era allora sembrata una “bestia”. Circa dieci anni dopo lavora come detective della polizia di New York accanto alla collega Tess Vargas (Nina Lisandrello) e incontra un caso che le fa ricordare quello che le è capitato. Presto scopre che a salvarla tanti anni prima è stato Vincent Keller (l’attore neozelandese Jay Ryan). Un ex-medico che si è arruolato nell’esercito dopo la morte del fratello nell’attacco alle Torri Gemelle, questi è ora una sorta di “mutante”, dopo chissà quale intruglio sperimentale i superiori gli hanno iniettato per farlo diventare  a suo tempo una specie supersoldato. Tutti lo credono morto in Afghanistan, ma lui vive nascosto grazie all’aiuto dell’amico J.T. (Austin Basis) e agisce come vigilante.
I protagonisti sono tutti incredibilmente belli nella maniera plasticata, ritoccata e vagamente “confettosa” della CW e la bestia è in pratica un modello dai superbicipiti che di “bestiale” ha solo una lunga cicatrice sul volto, o poco più, e quando si arrabbia “trasforma” lievemente il volto in una specie animale. Nessuno di loro è minimamente credibile in quello che fa: Tim Goodman sull’Hollywood Reporter ha giustamente osservato che le due poliziotte quando arrivano sulla scena del crimine sembra che arrivino su una passerella di moda e che il dipartimento di cui fanno parte sembra quello della Squadra senza un Filo di Grasso. Non si salvano nemmeno il capo Joe Bishop (Brain White) e i medico legale Evan Marks (Max Brown), che completano il cast. La recitazione è abbastanza scadente, ma con il materiale che hanno a disposizione fanno anche troppo.
Dovrebbe essere una storia romantica con elementi procedurali, ma questi ultimi sono solo un pretesto appiccicato lì per la prima, che è forzata e priva di autentica passione. Il bello poi è così sbattuto in faccia che la stessa essenza della storia ne è snaturata. La vera bestia qui è solo il rifacimento di Sherri Cooper e Jennifer Levin, ma non è qualcosa di cui innamorasi nemmeno per sbaglio.  

lunedì 4 giugno 2012

UPFRONTS 2012-2013: CW


La CW ha presentato agli upfronts i seguenti drama:
ARROW
In Arrow (Freccia) il playboy miliardario Oliver Queen (Stephen Arnell), dopo essere stato creduto morto per anni a seguito di un incidente in barca, viene ritrovato in vita in una remota isola del Pacifico dove ha imparato a sopravvivere usando arco e frecce. Tornato a casa, a Starling City, vuole fare ammenda per il suo passato e riconciliarsi con la famiglia - la madre Moira (Susanna Thompson, Kings), che nel frattempo si è risposata;  la sorella Thea (Willa Holland), ora una teenager – e con il suo migliore amico Tommy (Colin Donnell) e la sua ex-ragazza Laurel Lance (Katie Cassidy), che non gli ha perdonato la morte di sua sorella. Durante il giorno è il giovane ricco senza pensieri di sempre, fiancheggiato dal devoto John Diggle (David Ramsey), suo autista e guardia del corpo, con il favore della notte segretamente ha però un’identità alternativa, da vigilante, quella di Arrow, che combatte i criminali. Il padre di Laurel però, il detective Quentin Lance (Paul Blackthorne), è intenzionato ad arrestare questo supereroe.
La serie è basata sulla nota serie di fumetti della DC Comics Green Arrow.
Fra i produttori esecutivi ci sono Greg Berlanti (Brothers and Sisters) e Marc Guggenheim, che hanno scritto la storia del pilot. Il copione è stato sceneggiato da quest’ultimo con Andrew Kreisberg, pure produttore esecutivo così come David Nutter, che ne ha fatto la regia.   

THE CARRIE DIARIES
In The Carrie Diaries è il 1984 e Carrie Bradshaw (AnnaSophia Robb) ha 16 anni, la madre è appena morta e il padre Tom (Matt Letscher) è sopraffatto dalla responsabilità di crescere da solo lei e la sorella minore un po’ ribelle Dorritt (Stefania Owen). Carrie può contare su buoni amici come Mouse (Ellen Wong), Maggie (Katie Findlay) e Walt (Brendan Dooling), e a scuola arriva anche Sebastian (Austin Butler), un nuovo studente, ma la vita di provincia le sta stretta, così quando Tom le offre di lavorare come interna in un ufficio legale di Manhattan lei accetta subito e le si apre davanti agli occhi New York, dove conosce Larissa (Freema Agyeman), che si occupa di stile come redattrice della rivista Interview, e insieme a lei tutto un nuovo mondo.
La serie è basata sulla serie di romanzi di Candace Bushnell ed è il prequel di Sex and The City.
Il pilot è stato scritto da Amy B. Harris (Sex and the City, Gossip Girl), anche produttrice esecutiva insieme a Josh Schwartz e Stephanie Savage (entrambi di Hart of Dixie e Gossip Girl), Len Goldstein (Hart of Dixie) e Candance Bushnell. 

BEAUTY AND THE BEAST
In Beauty and the Beast (Bella e la Bestia), un drama che è un misto di poliziesco semi-procedurale, quasi-fantascienza e storia d’amore,  Catherine Chandler (Kristin Kreuk, Smallville) è una brillante detective della polizia che da adolescente ha assistito alla morte della madre per mano di due criminali. Sarebbe morta anche lei, se qualcuno non l’avesse salvata. Nessuno l’ha mai creduta, ma lei sa che non si trattava di un animale che ha ucciso gli aggressori, ma di un essere umano. Durante un’investigazione, che svolge insieme alla collega Tess (Nina Lisandrello), scopre che si tratta di Vincent Keller (Jay Ryan), un medico da tutti creduto morto in Afghanistan nel 2002, ma in realtà vivo. Questi vive di nascosto per nascondere un segreto, il fatto che in seguito ad una alterazione genetica, quando si arrabbia si trasforma in una bestia terrificante, con i sensi acuiti e incapace di controllare la sua enorme forza. Entrambi sono fortemente attratti l’uno dall’altra e Catherine accetta di tenere segreta la sua l’identità, in cambio di un aiuto nel cercare di risolvere l’omicidio di sua madre.
La serie è basata sul telefilm della CBS degli anni ’80 con lo stesso titolo, che aveva come attori protagonisti Linda Hamilton e Ron Perlman, anche se in modo molto blando. Per ora, ad esempio, dal copione del pilot almeno, non c’è menzione della città sotterranea. La “bestia” è stata chiamata Vincent Koslow in onore del personaggio interpretato da Ron Perlman (Vincent) e dell’ideatore di quella serie (Ron Koslow).
Ideatori sono Jennifer Levin (Senza Traccia) e Sherri Cooper (Unforgettable, Brothers and Sisters) che sono, insieme ad altri, anche produttori esecutivi.

CULT
Cult è un thriller psicologico in cui il giornalista blogger Jeff Sefton (Matthew Davis, The Vampire Diaries), dopo la scomparsa del fratello Nate, comincia ad investigare su una serie televisiva di grande successo di cui questi era fan intitolata “Cult”, che è una sorta di gioco al gatto-e-topo fra il carismatico leader di una setta, Billy Grimm (Robert Knepper, Prison Break) e la detective della polizia di Los Angeles Kelly Collins. Il programma e la sua mitologia sono  diventati un’ossessione per gli spettatori, e alcuni sembrano aver trascinato la loro passione per il programma nella vita reale, con risultati terrificanti, collegati nella vita ad alcune morti e sparizioni. Billy Grimm è solo un personaggio interpretato da un attore, Roger Reeves, o è qualcosa di più? Il programma porta gli spettatori alla pazzia? Jeff investiga insieme all’aiuto dell’assistente di produzione Skye Yarrow (Jessica Lucas), che lavora in “Cult” sotto copertura proprio per scoprire che cosa sta accadendo.
Questa serie originariamente era prevista per la ABC, poi è passata alla CW. Gira voce che l’ideatore di “Cult” all’interno della diegesi di Cult sia una figura alla Mago di Oz che potrebbe non essere chi dice di essere, o addirittura non esistere.
Ideatore è Rockne S. O’Bannon (Farscape) e fra i produttori esecutivi ci sono Josh Schwartz  e Stephanie Savange (entrambi di Gossip Girl), e Jason Ensler, anche regista del pilot.

EMILY OWENS, MD
Emily Owens (Mamie Gummer, The Good Wife) si è appena laureata in medicina e ora è un’interna al suo primo anno al Denver Memorial Hospital dove può lavorare con la famosa cardiologa Gina Beckett (Necar Zadegan) e dove è pure un interno il ragazzo per cui aveva una cotta mentre studiava medicina, Will Rider (Justin Hartley). Solo che a mettere gli occhi su di lui c’è anche quella che al liceo era la sua nemica, la bellissima, popolare Cassandra Kopelson (Aja Naomi Kink). Una compagna-collega, Tyra Granger (Kelly McCreary), il cui padre è il chief resident dell’ospedale,  la mette in guardia sul fatto che il nuovo ambiente è un po’ come il liceo: gli sportivi sono diventati chirurghi ortopedici, le ragazze cattive sono in chirurgia plastica, i ribelli al pronto soccorso, e lei è ancora una volta la novellina. Questa volta però, grazie anche agli amici, fra cui Micah (Michael Rady), si renderà conto che lei sarà anche una geek, ma è un bravo medico.  
La serie era precedentemente nota come First Cut.
L’ideatrice è Jennie Snyder Urman (90210, Lipstick Jungle), anche produttrice esecutiva. Il pilot ha la regia di Bharat Nalluri.