domenica 26 settembre 2010

THE BIG BANG THEORY: divertenti cervelloni

Due ragazzi molto intelligenti, veri cervelloni della fisica, ma completamente imbranati socialmente, si vedono arrivare come nuova dirimpettaia dell’appartamento in cui coabitano (“in due separate stanze eterosessuali”, come ci tengono a sottolineare) una avvenente ragazza che lavora in una tavola calda della catena “The Cheesecake Factory”. Cercano di fare amicizia, sperando magari in qualcosa di più. La premessa di The Big Bang Theory (La teoria del Big Bang), che dopo essere stata trasmessa da Steel ha finalmente debuttato su Italia1 (ore 19.30), suona come la più trita delle situazioni, eppure nelle mani di questa combriccola funziona alla perfezione e riesce ad essere esilarante e anche fresca nelle battute. Le situazioni sono iperboliche, ma non così tanto da risultare incredibili e vi è una dolcezza di fondo che ti fa sorvolare eventuali pecche. Penny (Kelly Cuoco di 8 semplici regole) è una ragazza normale. Non brilla, ma non è la solita oca senza cervello. Fra i due ragazzi anche c’è un bell’equilibrio umoristico. Leonard (Johnny Galecki), quello dei due che ha più i piedi per terra e quello che si innamora della nuova vicina, finisce per fare da spalla alle esilaranti eccentricità di Sheldon (Jim Parsons) che è più perso nel suo mondo di numeri formule e teorie, di cereali organizzati numericamente per contenuto di fibre e di manie organizzative, al limite della normalità. Se però si tratta di discutere sulla veridicità scientifica dei poteri di Superman, son tutti ugualmente attaccati alle proprie opinioni, compresi i due altri amici che bazzicano nel loro appartamento, Rajesh (Kunal Nayyar), che timidissimo non riesce mai a spiccicare una sola parola dinanzi ad una rappresentanza del gentil sesso, a meno di non essere sotto l’effetto dell’alcool, e Howard (Simon Helberg) l’ingegnere del gruppo, ebreo che vive con la mamma, che si crede un grande amatore, ma che il più delle volte le donne ignorano. La versione italiana ha avuto alcuni problemi di traduzione nelle prime otto puntate. In seguito alle feroci critiche, la casa di doppiaggio ha provveduto a sostituire il traduttore. In un momento in cui le sit-com sono in crisi, questa esilarante “buddy comedy” (una commedia di amici) dimostra che il genere sa essere ancora molto vitale. Esilarante e adatto a tutta la famiglia.

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