Alla partenza è stato descritto come una sorta de Il Prigioniero incontra Ai confini della Realtà, con qualche tocco di Lost e perché no anche di Survivors, ma volendo anche di Beckett e forse di The Truman Show. Persone Sconosciute (Rai2, venerdì, ore 22.40), Persons Unknown in originale, ideato da Christopher McQuarrie (Oscar per I Soliti Sospetti), è bel lontano dalla qualità dei suoi modelli, che però sono buoni indicatori del tipo di atmosfera che riserva il programma. Sette persone vengono rapite: Janet (Daisy Betts) una giovane donna con una figlioletta piccola che ora si ritrova sola cresciuta dalla nonna; il sergente Graham (Chadwick Boseman) un giovane militare mussulmano; Tori (Kate Lang Johnson), la figlia dell’ambasciatore americano in Italia – nell’originale in alcuni passaggi si parla proprio italiano; Moira (Tina Holmes) una paziente di un ospedale psichiatrico; Charlie (Alan Ruck), un uomo con la moglie morente per malattia; William (Sean O’Bryan) un venditore d’auto facile alla violenza, e Joe (Jason Wiles, di Third Watch) il leader naturale del gruppo che non vuole far sapere nulla del suo passato (che viene rivelato all’ottava puntata). Si ritrovano ciascuno in una stanza, chiusa. Sul retro della copertina della Bibbia che viene lasciata loro vicino al letto, trovano la chiave che li lascia uscire, e si conoscono, soli in un albergo altrimenti deserto, se escludiamo la sinistra presenza di un portinaio, soli in una città deserta dai toni retrò, se escludiamo i cuochi di un ristorante cinese. Non riescono a scappare, nonostante ripetuti tentativi; non sanno perché sono stati presi in ostaggio; vengono osservati costantemente da delle telecamere – da “Loro”, ma da chi? Sembrano venir messi alla prova con test di varia natura, fisica e psicologica. Sono disorientati e non conoscendosi per nulla non si fidano l’uno dell’altro. Un giornalista, intanto, a San Francisco, indaga sulla scomparsa di Janet. La serie, sviluppata per Syfy (la rete che trasmette fantascienza) e poi andata in onda negli USA sulla NBC, ha diversi momenti memorabili (uno per tutti il finale della prima puntata, dove Janet apre un biscottino della fortuna il sui messaggio dice “uccidi Joe e sarai libera”), spunti di riflessione e metafore a go-go, e ci sono diversi momenti in cui è pronta per decollare, ma non riesce mai veramente a farlo.
Fa molto George Orwell.. comunque la descrizione mi ispira.. proverò a vederlo!
RispondiEliminaSil
In certi momenti hai l'impressione di guardare qualcosa di veramente scadente, in altri vedi la brillantezza dell'idea.
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