Nonostante
il recap, inizialmente sono rimasta spaesata all’esordio della seconda
stagione di The Diplomat (su Netflix dal 31 ottobre 2024; qui
ho parlato della prima stagione) e ho dovuto fare un ripasso di chi era chi
perché la serie ha ricominciato a tutto gas da dove aveva lasciato. Una volta
che ho ripreso le fila me la sono goduta come non mai.
Non ha
perso un colpo ed è stata dinamica, piena di colpi di scena. E che
cliffhanger: la reazione del primo ministro Trowbridge (2.04), e ammetto di
avere un debole per Rory Kinnear (Penny Dreadful) che lo interpreta; il
ruolo della vice-presidente agli eventi (2.05); la reazione del presidente USA
alle notizie riportategli da Hal (2.06) proprio al calare del sipario della season
finale. Già non vedo l’ora per la prossima stagione.
Adoro il
cast tutto, ma l’aggiunta di Allison Janey nel ruolo della vicepresidente Grace
Penn è particolarmente di soddisfazione visti i suoi trascorsi in The West
Wing, dove interpretava la segretaria stampa del presidente USA. Potenti le
conversazioni fra di lei e la protagonista Katherine "Kate" Wyler
(Keri Russell): dialoghi pregnanti, un convincente modo di mostrare donne che
sanno essere complici e sanno essere rivali, ma che sopra ogni cosa sono
professionali. Intelligente anche il discorso sulla soft power avvenuto fra le
due.
Cospirazioni
e complotti internazionali per una serie pop-corn con un suo spessore nella
consapevolezza di dinamiche sofisticate che sfuggono non solo ai comuni
mortali, ma anche ai grandi attori della politica, a meno di non esserne a
parte.
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