mercoledì 10 ottobre 2012

THE APPRENTICE: Briatore scelta di casting perfetta


“Sei fuori!”: questo è il tormentone che caratterizza il nuovo talent show di competizione The Apprentice (“l’apprendista”, cioè, su Cielo, martedì, ore 21), con il dito del boss che intima al concorrente di andarsene, e trasla appropriatamente il “you’re fired!” della versione americana, che più letteralmente sarebbe “sei licenziato!”.
Senza offesa, ma Flavio Briatore è una scelta di casting perfetta per il ruolo che nella versione originaria del programma è stata di Donald Trump, che si vede all’inizio dargli l’endorsement, e che proprio da pochi giorni ha fatto di nuovo parlare di sé per uno spot che ha girato per i Repubblicani in cui, dopo averlo valutato negativamente, dice al presidente Obama proprio “sei fuori!” secondo la liturgia del programma.
 Sedici persone scelte fra 5000, che desiderano sfondare nel mondo degli affari, si sfidano divisi in due squadre in varie prove per 20 settimane, venendo eliminati uno ad uno. Chiunque rimanga avrà un contratto di 1 anno con uno stipendio a 6 cifre proprio per il boss in persona, che, affiancato da due suoi fedelissimi, Patrizia Spinelli e Simone Avogadro, li valuta e li tartassa di critiche lì dove fanno errori. Non vuole arroganti, cretini e persone che facciano troppa teoria, ha esordito all’inizio. E lui stesso per fortuna non si mostra borioso quanto l’equivalente americano, cosa che temevo. È severo, deciso, ed intimidente quel che basta, dietro l’enorme tavolone bianco, senza apparire gradasso. Il ritmo è serrato, e si colgono qua e là pagliuzze del mestiere imprenditoriale.
La prima puntata era una prova di compravendita di pesce, vinto dalla squadra “Lux”, delle donne, mandata poi a festeggiare in un ristorante giapponese, mentre quella degli Uomini, “Il gruppo”, è inciampata in numerose difficoltà. Funziona.

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