lunedì 27 ottobre 2014

CONSTANTINE: vecchio e polveroso

 John Constantine (Matt Ryan) è un esorcista e maestro di arti oscure che prende sotto la sua ala protettrice la figlia di un amico da poco scomparso, Liv (Lucy Griffiths), una ragazza che, grazie alla sua guida, si rende conto che, toccando un medaglione, riesce a vedere le anime intrappolate sulla terra che vivono in una realtà parallela alla nostra. Le sue gocce di sangue su una piantina riescono perfino a scivolare verso luoghi dove accadranno fatti terribili che loro potrebbero evitare. Lei insiste perché combattano il male insieme. E questa, almeno sulla base del pilot, doveva essere la via seguita dalla serie Constantine, in onda dal 24 ottobre sull’americana NBC.
Sulla base di quanto riportato dall’Hollywood Reporter però, gli autori Daniel Cerone e David S. Goyer – che hanno tratto la serie dal famoso fumetto Hellbazer, da cui è stato tratto anche un film – hanno poi deciso di andare in una direzione diversa: le scene finali del pilot sono state ri-girate e Liv uscirà di scena. Verrà al suo posto dato moto rilievo a Zed (Angelica Celaya) che diventerà il suo braccio destro e darà un taglio più umoristico alle vicende.  Il centro rimarrà comunque Constantine che vive nel senso di colpa di non aver potuto proteggere la bambina Astra, trascinata all’inferno. A proteggerlo ed aiutarlo ci sono Manny (Harold Perrineau, Lost), un angelo che spesso si rivolge a lui attraverso il corpo di altre persone di cui prende possesso temporaneamente, l’amico Chas (Charles Halford) e l’esperto di computer un po’ nevrotico Ritchie Simpson (Jeremy Davies, Lost).
La recitazione è dignitosa anche se il protagonista forse manca di carisma e la trama dal pilot è sembrata anche ricca di potenzialità, sebbene sia da vedere che direzione prenderà in seguito, visto il ripensamento dell’ultim’ora, cosa che a dire il vero non è mai un buon segno. I veri problemi sono però altri: la sceneggiatura e l’aspetto visivo. I dialoghi sono banali e puramente di servizio, l’illuminazione è inesistente e la regia, che pure nel pilot ha avuto anche due guizzi positivi (la scena del treno e quella del cerchio di fuoco), è fiacca. Le immagini paiono vecchie, stanche, polverose. Magari la serie avrà successo,  grazie al traino del fumetto, ma non per meriti televisivi, almeno per quello che si può vedere in partenza.   

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