venerdì 25 gennaio 2013

THE CARRIE DIARIES: Carrie pre-Sex and the City


The Carrie Diaries, che ha appena debuttato sull’americana CW ed è previsto per giugno su Mya, è una sorta di prequel di Sex and The City, basato sull’omonimo libro di Candace Bushnell diventato in italiano Il diario di Carrie (Edizioni Piemme). La Carrie Bradshaw che abbiamo imparato a conoscere è qui adolescente (AnnaSophia Robb).
Siamo negli anni ’80, lei ha da poco perso la madre e ha un difficile rapporto con la sorella più piccola, la ribelle quattordicenne Dorritt (Stefania Owen). Frequenta il terzo anno delle scuole superiori e gli amici del cuore: Jill (Ellen Wong) detta “Mouse”, Maggie (Katie Findley), e Walt (Brandan Dooling) che è fidanzato con Maggie, ma è segretamente gay. A scuola fa subito colpo l’avvenente e ricco nuovo arrivato Sebastian Kydd (Austin Butler, Switched at Birth), ma si deve fare i conti anche con la ragazza popolare e acida di turno, Donna (Chloe Bridges). Grazie al padre Tom (Matt Letscher) Carrie riesce ad avere un piccolo stage nella sua agognata New York, la città che le cambierà la vita. Fra parentesi, per non turbare gli animi, gli autori hanno deciso di presentare the City senza le Torri Gemelle, pur trattandosi degli anni ‘80. È una scelta che non sono sicura di condividere, ma che dichiara chiaramente che si tratta di una New York da favola. Qui presto conosce una delle redattrici della rivista Inteview, Larissa (Freema Agyeman), ragazza festaiola e alla moda. E un suo gusto in questo settore Carrie lo sviluppa anche come modo di mantenere un legame con la madre defunta – rientrare nella cabina-armadio della madre è sentirla vicina, e nel pilot reinventa con smalto per le unghie una borsa della madre che si era macchiata, facendone un accessorio personalissimo e trendy. Le proprie esperienze Carrie decide di registrarle in una serie di diari.
Prodotta da Josh Schwartz e Stephanie Savage (Gossip Girl) e sviluppata per la TV da un ex-sceneggiatrice di SatC, Amy B. Harris, questo telefilm è rivolto a un target di ragazzine, anche pre-adolescenti. Non c’è nulla che non si sia davvero già visto, ma le vicende sono gradevoli e qui e lì di notano echi della Carrie che verrà. Da aspettarsi c’è il risveglio sessuale delle protagoniste (già un tema delle conversazioni fra le ragazze) e look retrò.
L’atmosfera è sufficientemente dolce, con un po’ di incoscienza, menefreghismo ed egocentrismo che ritengono tipico di quell’età (che nella mia esperienza di vita non ritrovo, ma in TV sempre). Mi ha convinto, anche se ci sono stati elementi incoerenti: nel pilot, ad esempio, Carrie chiama “clepto” sua sorella che ha rubacchiato e nascosto in un orsacchiotto cose della madre per tenerle per sé, ma poi si sorprende e chiede a Larissa, che con la sua complicità ha rubato un abito da un grande magazzino, se sia povera.

2 commenti:

  1. serie per il momento caruccia.
    alla cosa delle torri gemelle non avevo fatto caso... la classica americanata °__°

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  2. Gotta say, the last two episodes have been comme ci, comme ca...

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