martedì 8 marzo 2011

Il discorso di JOSS WHEDON (del 2006) per Equality Now




In occasione della festa della donna, mi piace condividere un discorso tenuto da Joss Whedon il 15 maggio del 2006, in una cerimonia per Equality Now, un’organizzazione internazionale per i diritti umani che si dedica in particolare ai diritti civili, politici, economici e sociali delle ragazze e delle donne.  Whedon è stato premiato per il suo coraggioso sostegno dei diritti delle donne in un evento intitolato 'On the Road to Equality: Honoring Men on the Front Lines'. Nel video c’è il discorso. Sotto, la traduzione della trascrizione. L’introduzione è di Meryl Streep che ricorda la madre di Joss, poi viene il turno del suo noto discorso.

Potrei semplicemente dire, da pura fan, “Joss is awesome!” (Joss è fantastico), ma mi sento in dovere di spiegare un po’ questa affermazione. Uno dei motivi per cui apprezzo questo discorso è l’aspetto retorico, un altro motivo è il modo in cui costruisce l’idea di uguaglianza fra uomini e donne. Se il tipo di metafora che viene utilizzata del descrivere una realtà compartecipa della sua creazione, allora usare metafore di lotta e contrasto fra uomini e donne, nel cercare di raggiungere l’uguaglianza, non è costruttivo. L’immagine usata nel discorso da Joss è una buona via. In generale, lo apprezzo e condivido nel contenuto.


Meryl Streep: Le madri sono spesso l’avanguardia delle istituzioni culturali e della trasformazione e, questa sera, porgeremo un tributo a Joss Whedon e ai magnifici personaggi femminili che ha ideato, ma vorremmo anche porgere un tributo a sua madre, la scomparsa Lee Stearns.

È bello quando i figli danno credito alle proprie madri per il loro successo. E, ho sentito molto su Lee, le cui idee radicali sulla forza e l’indipendenza e la passione e l’empatia delle donne hanno ispirato Joss non solo a ideare Buffy l’ammazzavampiri, ma molti altri forti personaggi femminili in Firefly, Serenity e i suoi altri lavori.

Lee Sterns ha anche ispirato la creazione di questa organizzazione, Equality Now, che è stata co-fondata da Jessica Neuwirth, una delle sue… una delle studentesse del liceo favorite di Lee. Sarebbe stata molto fiera di voi, Jessica e Joss, per tutto quello che avete fatto e continuate a fare, e il suo spirito è qui con noi questa sera.

Joss ha anche una base di fan energetica ed ubiquitaria che ha organizzato raccolte fondi attraverso il Paese per Equality Now, l’organizzazione di beneficenza preferita del suo super eroe. Perciò è un mio grande, grande piacere presentarvi la persona speciale a cui rendiamo onore questa sera, Joss Whedon, l’uomo meraviglioso che ci porterà Wonder Woman. Lo lodiamo per l’eccellente contributo all’eguaglianza nel cinema e in televisione. Signore e signori, mister Joss Whedon.

Joss Whedon: Grazie. Io, io non sapevo questa sera che cosa sarebbe successo. No, sapevo che sarei stato qui, la parte su mia madre, e… e voglio solo ringraziare Meryl Streep e, e tutti, per, per aver parlato così eloquentemente su di lei.

Stasera sono circondato da persone di straordinario coraggio, e io stesso so una cosa o due sul coraggio perché una volta ho letto un libro in cui c’era del coraggio. E suona come qualcosa che richiede tanto lavoro per cui io semplicemente continuerò a scrivere.

Io scrivo. La cosa più coraggiosa che io abbia fatto è una cosa chiamata festa della stampa, che è in effetti una cosa piuttosto coraggiosa, credetemi, perché vi fanno le stesse domande ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora. Ne ho fatte qualcosa come 48 in un giorno, di queste interviste, e veramente, non si inventano roba nuova. Perciò, c’è una specifica domanda che mi è stata rivolta quasi ogni volta che sono stato intervistato. Così, ho pensato questa sera, brevemente, di condividere con voi una domanda e alcune delle mie risposte. Perché, quando ti viene chiesto qualcosa 500 volte, cominci veramente a pensare alla risposta. Così ora, diventerò un reporter. Sarà magnifica, la trasformazione.

Allora, Joss, io, un reporter, vorrei sapere, perché scrivi sempre questi forti personaggi femminili?

Penso che sia per via di mia madre. Era veramente una donna straordinaria, di ispirazione, tosta, cool, sexy, divertente, e quello è il genere di donna di cui mi sono sempre circondato. Sono i miei amici, particolarmente mia moglie, che non solo è più intelligente e più forte di me, ma occasionalmente anche più alta. Ma, solo qualche volta, più alta. E, lo penso – torna tutto a mia madre.

Allora, perché scrivi questi forti personaggi femminili?

Per via di mio padre. Mio padre e il mio patrigno hanno avuto molto a che fare con questo, perché sopra ogni cosa davano valore all’ingegno e alla determinazione nelle donne con cui stavano. Ed erano fra i rari uomini che capivano che riconoscere il potere di qualcun altro non diminuisce il tuo. Quando ho ideato Buffy, volevo creare un’icona femminile, ma volevo anche essere molto attento nel circondarla di uomini che non solo non avessero problemi con l’idea di una leader donna, ma che fossero in effetti ingaggiati e attratti dall’idea. Questo è venuto da mio padre e dal mio patrigno – gli uomini che hanno creato quest’uomo che ha creato quegli uomini, se riuscite a seguire il discorso.   

Allora, perché crei questi, come si dice, le donne – sono in Europa ora, è molto, è internazionale – queste --- non so dove però – questi forti personaggi femminili?

Beh, perché queste storie danno forza alla gente, e l’ho sentito da parte di molte persone, e l’ho sentito io stesso, e non sono solo le donne, sono gli uomini, e penso che ci sia qualcosa di particolare in una protagonista donna che permette a un uomo di identificarsi con lei e questo apre qualcosa, che potrebbe… un aspetto di se stesso che potrebbe non essere in grado di esprimere, speranze e desideri… che potrebbe trovarsi a disagio ad esprimere attraverso una figura di identificazione maschile. Perciò credo che veramente si trasversale per entrambi e penso che aiuti le persone, sapete, in – in questo modo.

Allora, perché crei questi forti personaggi femminili?

Perché sono hot.

Ma, questi forti personaggi femminili...


Perché mi state proprio facendo questa domanda?! Questa è, per dire, l’intervista numero 50 di fila. Come è possibile che questa sia proprio una domanda? Onestamente, seriamente, perché la state… perché ve la siete scritta? Perché voi… Perché non chiedete ad altre centinaia di persone perché non scrivono forti personaggi femminili? Credo che non si dovrebbe sottolineare quello che sto facendo, men che meno onorarlo, e ci sono altre persone che lo stanno facendo. Ma, seriamente, questa domanda è assurda e dovete semplicemente smettere. 

Allora, perché scrivi questi forti personaggi femminili?

Perché l’eguaglianza non è un concetto. Non è qualcosa a cui dovremmo aspirare. È una necessità. L’eguaglianza è come la gravità, ne abbiamo bisogno per stare in piedi su questa terra come uomini e donne e la misoginia che c’è in ogni cultura non è una parte vera della condizione umana. È vita che non è bilanciata e questo sbilanciamento sta succhiando via qualcosa dall’animo di ogni uomo e donna che si vede ad affrontarlo. Abbiamo bisogno di uguaglianza, come dire, ora.

Allora, perché scrivi questi forti personaggi femminili?

Perché mi state facendo ancora quella domanda.

Grazie molte per avermi incluso questa sera.
Grazie a tutti.

2 commenti: