mercoledì 6 ottobre 2010

“SE… A CASA DI PAOLA”: fiacca e raffazzonata



Spesso si guarda alla prima puntata di un programma per capire quello che vuole essere. C’è l’ansia dell’inizio e i meccanismi non sono sempre ben oliati, ma si è anche tutti in tiro, desiderosi di mostrarsi al meglio, pieni di entusiasmo. La prima puntata di Se… a casa di Paola ha debuttato ormai qualche settimana fa (il 13 settembre), ma la prima impressione non è stata delle migliori. Vestitino nero con orlo subito sopra il ginocchio e spalle scoperte, la scioltezza e la tranquillità della veterana, Paola Perego è ritornata in Rai con un people show che si sforza di essere originale almeno quanto noi ci sforziamo di non sbadigliare nel guardarlo. La scenografia è una enorme piattaforma di cerchi concentrici che formano tre scalini su cui ci sono i divani dove si fermano a chiacchierare gli ospiti e che si apre un vasto spazio per il pubblico. Ariosa e luminosa è giocata sul viola, il ciclamino, il blu e si avvantaggerebbe solo forse si toni più delicati. C’è una band in sala che rallegra l’atmosfera, c’è un angolino che la conduttrice dice di voler conservare tutto per sé: tendaggio di velluto rosso e un telefono rosa. Il pubblico in studio non sentirà quello che lei dice lì, confida - bella trovata per far sentire quello da casa più addentro anche di chi è lì – aggiungendo che vorrà renderlo più intimo e vissuto – speriamo perché il look da bordello kitsch non credo sia quello che avevano in mente. All’esordio di questa nuova avventura si è chiacchierato con i Cugini di Campagna, zeppone colorate e abiti tutti paillettes, che hanno mostrato le foto scattate al cimitero quando ancora si facevano chiamare Medium. Si sono pure esibiti. Una donna separata poi, in cerca di consigli per aggiustare la coppia, ha parlato con l’avvocato di lui che ne faceva le veci (lui non intendeva rivelarsi), seduta all’altro capo di un tavolone: forse avrebbero dovuto fare delle prove perché la conversazione è risultata stitica, forzata. Una sociologa (?!), una “trainer di sentimenti” come la hanno chiamata (doppio “?!”), ha dato degli esercizi per casa, dei consigli pratici li hanno chiamati, per risolvere i loro problemi: scrivere le proprie emozioni su fogli da spargere per casa, fare la lista dei comportamenti che non vanno l’uno dell’altro, trovare un sera a settimana per cenare insieme. Hanno cercato di proporre qualcosa di nuovo, ma è risultato molto macchinoso e la geografia spaziale dei partecipanti era tutta sbagliata. Un paio di filmati (gli eventi dell’estate, i preparativi di nozze di una coppia), un’altra storia personale. In corso di via, in tempi di magra sarebbe anche stata una puntata forse accettabile, ma per una prima puntata è sembrata raffazzonata e si è partiti decisamente fiacchi. A ieri, Paola Perego con jeans e blusa blu e coda di cavallo, Massimo Ciavarro come primo ospite chiamato in studio, l’impressione data dal programma non è migliorata.

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