lunedì 31 gennaio 2011

HOW I MET YOUR MOTHER: "E alla fine arriva mamma" ci riprova



Ideata da Craig Thomas e Carter Bays, a una prima visione non mi ha convinto, ad una seconda già mi è parsa più dolce e tenera e ho colto quale potrebbe essere il fascino segreto che ha accattivato molti. E alla fine arriva mamma!, o How I met your mother con il titolo originale, passata senza successo su Italia1 nel del preservale del 2008 e tornata alle ore 14.35, non è una situation comedy che raccoglie premi a destra e a manca, è piuttosto tradizionale e non offre grandi sputi di originalità narrativa o stilistica, ma fa ridere con battute che si potrebbero realmente pronunciare nella vita e riguarda un gruppetto di 5 amici che condividono le proprie esperienze. A narrarle è Ted  (Josh Radnor), un architetto di 27 anni, che nel 2030 siede i suoi figli sul divano e comincia dicendo loro più o meno “ragazzi, vi racconto una storia incredibile, quella di come ho incontrato vostra madre”, e comincia se non proprio da Adamo ed Eva quasi, da 15 anni prima. La madre in questione non la vediamo, perché, appunto, solo alla fine arriva mamma. Gli occhi di Ted inizialmente sono puntati su Robin (Cobie Smulders) che a quanto pare nel futuro è la zia dei ragazzi. Ted, un cucciolone nel cuore, nel 2005 sente il desiderio di accasarsi dopo che vede fidanzarsi i suoi due amici, gli innamoratissimi Marshall (Jason Segel, visto nell’ancora inedito Freaks and Geeks in TV e in Molto incinta al cinema), un futuro avvocato, e Lily (Alyson Hannigan, la Willow di Buffy), una maestra d’asilo. A completare il gruppo c’è il farfallone un po’ cinico Barney, il più spassoso di tutti, interpretato con gusto da Neil Patrick Harris diventato famoso molto giovane per aver interpretato Doogie Howser nell’omonimo telefilm e recentemente anche impegnato in una bizzarra “serie televisiva” sul web dal titolo Dr. Horrible’s Sing Along Blog. Questi “amici” non possono competere con “Friends” in astuzie verbali e sono molto meno “fighetti”, se mi si passa il termine, ma sono freschi e umani.

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