lunedì 12 settembre 2011

CHUCK: come una bibita gassata


Chuck (Zachary Levi) è ragazzo come tanti che lavora in un megastore, il “Buy More”, come commesso al reparto della tecnologia, insieme a un suo vecchio amico, Morgan (Joshua Gomez). La premessa ricorda un po’ il film 40 anni, vergine. Un suo vecchio compagno d’università, agente della CIA, prima di morire gli manda un’e-mail. Aprendola, a sua insaputa, tutti i contenuti segretissimi che conteneva si scaricano nella sua mente, e ora due altri agenti, la bellissima Sarah (Yvonne Strzechowski), della CIA pure lei, e il maggiore Casey (Alan Baldwin), di una agenzia rivale, se lo contendono per appropriarsi dei segreti governativi a cui lui riesce ad accedere attraverso dei flash che gli appaiono davanti agli occhi.

E’ una miscela di azione ed umorismo questo telefilm ideato da Josh Schwartz e Chris Fedak, che riparte dalla prima puntata su Italia1 (ore 15.35). La primissima scena contiene in nuce tutti gli elementi che caratterizzano la serie: due persone stanno mettendo in atto una fuga ad alto rischio, al buio. Poi di accende la luce e si capisce che Chuck, in compagnia del suo amico, sta cercando di scappare dalla sua festa di compleanno, organizzatagli dalla sorella anche con la speranza di fargli conoscere qualche ragazza e dimenticare quella che gli ha fatto battere il cuore all’università. Chuck si vede per quello che è, un “nerd” autoconsapevole di esserlo (Nerd Herd è la sezione del negozio per cui lavora), che suo malgrado di trova invischiato nelle più mirabolanti situazioni d’azione.

Memorabile, nel pilot, la scena in cui Chuck e Sarah ballano: lui non si accorge nemmeno mentre lei elimina i nemici fra una mossa e l’altra utilizzando armi nascoste negli stivali e nell’acconciatura. Chuck non è sempre all’altezza, ha paura e risulta ridicolo, ma sopravvive e finisce per essere un eroe, talvolta involontario. La critica in generale ha amato questa serie più di quando non abbia fatto io, che ne riconosco il piacere di una bibita gassata ricchissima di bollicine, ma non molto di più.

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