sabato 22 dicembre 2018

I MIGLIORI NUOVI PROGRAMMI del 2018, secondo me


Come sempre, scegliere i programmi migliori dell’anno è un’impresa e mi limito solamente, come mia tradizione, a segnalare quelli che ritengo essere i debutti più interessanti. Quest’anno ne segnalo davvero parecchi, e senza un ordine particolare. Naturalmente mi limito alla fiction, alla narrativa cioè (a scanso di equivoci visto che in Italia c’è la tendenza a interpretare il termine come riferito alle produzioni nostrane). C’è una piccola incursione di un programma di tipo diverso, ma per il resto rimango fedele alle serie. Come i migliori romanzi sono “menzogne” che raccontano la verità meglio di quanto non farebbe un programma che formalmente vuole raccontare il vero, e sono forme di “design esperienziale”, “luoghi in invenzione di forme di esperienza”, per  usare le parole di Maria Pia Pozzato (in Mondi Seriali - Percorsi semiotici nella fiction, da lei co-curato insieme a Giorgio Grignaffini - Link Ricerca - RTI, 2008) . Riescono davvero a essere arte.

I migliori nuovi programmi del 2018 per me sono:

Counterpart: tecnicamente ha debuttato nel 2017, ma gran parte della prima stagione è comunque andata in onda nel 2018, quindi la facciamo entrare. Ne ho parlato qui.

Succession: il racconto delle vicende della famiglia Roy, magnati dei media, nei suoi risvolti personali e di lotte intestine per il potere, è cresciuto progressivamente fra feroce dramma e humor tagliente.

L’amica geniale: trasmette alla perfezione le atmosfere del libro di Elena Ferrante. Se lo avete amato, non rimarrete delusi dalla trasposizione su schermo.

The End of the F***ing World: una gemma di cui ho parlato qui. Nonostante il finale è prevista una seconda stagione. Anche questa serie tecnicamente ha debuttato in Inghilterra nel 2017, ma per l’Italia su Netflix è stata resa disponibile solo del 2018, quindi la inserisco volentieri comunque.

Patrick Melrose: qui.

Sharp Objects: qui.

Pose: ne ho scritto qui. Sono stata indecisa se inserirlo nella lista o no, perché ha una narrazione molto di “conforto”, molto anni ’80  - periodo in cui di per sé è ambientata, quindi è come se in un certo senso dicesse che una certa epoca va anche ricordata con l’estetica che le apparteneva - e di buoni sentimenti. Stilisticamente e contenutisticamente è superata, si direbbe. Eppure, mostra il valore di un simile modo di raccontare, parla di un argomento attualissimo e rilevante ovvero dell’essere transessuali e di identità personale. E l’ho apprezzata anche perché conosco nella vita reale persone che afferiscono in senso ampio a quel mondo e ci ritrovo le realtà umane ed emozionali che mi sono state raccontate e in questa prospettiva lo trovo molto vero. Qui davvero si ha quel “design esperienziale” di cui sopra.

Homecoming: del thriller psicologico di Amazon Prime con Julia Roberts e la regia di Sam Esamil (Mr Robot) spero di parlare prossimamente.

Sorry for your loss: qui.

Kidding: qui.


The Haunting of Hill House: una dramma familiare mascherato da “storia di fantasmi”. Quelli autentici sono quelli personali. 

E sebbene non sia una serie, assolutamente imperdibile è pure Nanette, lo spettacolo di stand-up della comica lesbica originaria della Tasmania Hannah Gadsby (su Netflix) che, arrabbiata con gli uomini eterosessuali bianchi (e con motivo, come sentirete, non prendetevela se appartenete alla categoria), parla dell’essere gay, di identità, di bullismo, di omofobia, dell’essere donne, del significato di fare comicità e di raccontare storie, di arte (non vedrò più Van Gogh e Picasso senza pensarla)… Ci sono esilaranti battute e dolorosa rabbia, si ride di gusto e ci si commuove. Un must-see.


Poi, sono stata indecisa, non le inserirei probabilmente fra le migliori dell’anno, ma sicuramente meritano per me una menzione onorevole le seguenti serie, sulle quali spero di avere occasione di scrivere qualcosa in un futuro prossimo, se non l'ho già fatto. So che forse pure mi pentirò di non averle inserite nella lista principale. Sono:

The Kominsky Method
Wanderlust
Vida: qui.
The Assasination of Gianni Versacequi

Purtroppo non sono ancora riuscita a vedere titoli molto apprezzati e inseriti nelle liste dei migliori di molti come Barry (il pilot mi è piaciuto molto), Forever (anche qui il pilot mi è piaciuto molto)Killing EveEscape at Dannemora, Lodge 49, A very English Scandal, Schitt’s Creek… prossimamente magari… e vi saprò dire che ne penso.

Voi? Quali nuovi programmi del 2018 avete preferito?


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