mercoledì 30 novembre 2011

GINNASTE: ragazze come tante che lavorano sodo


Mi è piaciuto sin dalla sua concezione il docu-reality di MTV Ginnaste – vite parallele (alle ore 15.00 e alle ore 19.00 e con una puntata speciale il venerdì sera alle 21.00, in più online su www.mtv.it/ondemand) che racconta di alcune ragazze adolescenti che fanno parte della nazionale italiana di ginnastica artistica che prima si preparavano in vista dei mondiali di Tokyo dello scorso ottobre e ora per le Olimpiadi di Londra del 2012 presso il Centro Tecnico Federale di Milano, dove vivono anche.
Realizzato in collaborazione con la Federazione Ginnastica d’Italia, mostra per una volta persone che lavorano sodo, con dedizione, sacrificio e impegno per realizzare degli obiettivi: si allenano sei ore al giorno, studiano e sono lontane dalle loro famiglie. Per Carlotta, Betta, Alessia, Giulia, Eleonora, Jessica e Sara i punti di riferimento sono l’allenatore Paolo, la psicologa, le amiche, quando devono superare la paura di non riuscire a fare un esercizio, quando soffrono di nostalgia, quando devono affrontare la riabilitazione per essersi rotte un braccio, devono gestire un ginocchio dolorante, andare a comparare i trucchi e imparare ad applicarli prima di una gara, controllano i post su Facebook, ricevono la notizia che hanno vinto il concorso dell’Esercito a cui avevano partecipato…
Sono modelli positivi, ma ragazze come tante, che condividono la palestra anche con dei ragazzi, che magari a volte fanno un po’ gli scemi, fra gli anelli e le parallele, il trampolino e le travi, e prendono scherzosamente in giro il loro allenatore Serghey che, straniero, se ne esce con frasi tipo “non chicchirate” al posto di “chiacchierate” o vi “ricorderate” di me. Questi comportamenti giustificano alcune osservazioni che vengono fatte dal programma con una voce fuori campo, un po’ risibili nel loro aspetto “etologico”, tipo “quando il gruppo dei maschi si ritrova insieme, è sempre gara di spavalderia e scatta immediatamente la prova di forza”. A quell’età le ragazze (sono tutte fra i 14 e i 10 anni) a volte sembrano bimbe, a volte donne. A vederle nel quotidiano si impara a conoscerle davvero, anche se vorrei che ci fosse una maggiore attenzione all’aspetto tecnico-sportivo. Ho seguito solo qualche puntata, ma di ginnastica artistica ne so quanto prima, quando penso che sarebbe bello che fosse un veicolo anche per trasmettere delle informazioni sulla disciplina sportiva.  

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