giovedì 6 ottobre 2011

DIRTY SOAP: un reality con le star delle soap


Dirty Soap, in onda dallo scorso 25 settembre sull’americana E! per sei puntate, è un reality che ha come protagonisti alcuni attori di soap opera che per gli appassionati del genere non hanno bisogno di presentazioni: Kelly Monaco, che lavora da 13 anni in General Hospital nel ruolo di Sam, ma che è anche vincitrice della prima edizione di Ballando con le Stelle americana, nonché ex playmate di Playboy (qui trovate il suo scatto come Miss Aprile 1997); Kirsten Storms (Maxie, General Hospital, ex DAYS), una delle migliori amiche, oltre che collega di Kelly; Nadia Bjorlin (Chloe, Days of Our Lives) e Brandon Beemer (Owen, Beautiful, ex-DAYS), che fanno coppia nella vita; Farah Fath (Gigi, One Life To Live, ex-DAYS) e il suo compagno John-Paul Lavoisier, chiamato “JP” nel reality (Rex, One Life To Live); Galen Gering (Rafe, Days of Our Lives, ex-Passions) e sua moglie Jenna Gering, una ex-attrice, sebbene in questo caso non di soap, e ora mamma a tempo pieno.
Co-prodotto da Kelly Ripa (ex-Hayley Vaughan Santos in All My Children e co-presentatrice del Live with Regis and Kelly) e dal marito e sua metà anche nella soap di cui facevano parte Mark Consuelos (ex-Mateo Santos), Dirty Soap sbircia dietro le quinte delle vite di questi giovani, avvenenti attori: sul set, nei camerini, nelle apparizioni dei fan club, alle feste, nella vita quotidiana... All’esordio Kelly si è appena separata dopo 18 anni dall’uomo che amava, e Kirsten l’aiuta a non buttarsi giù e a liberarsi dei fantasmi del passato; Nadia è pronta a girare la sua ultima l’ultima puntata sul set della soap in cui ha trascorso, per più di un decennio, tutta la sua vita adulta e Brandon le è vicino. Farah si ritrasferisce a Los Angeles, seguita (o no?) con riluttanza da JP che vorrebbe rimanere a New York, ma vede con ansia la prospettiva di re-incontrare Kirsten. Sebbene fossero migliori amiche, hanno rotto e non si parlano da due anni. Jenna si fa prendere dall’ansia all’idea che Galen per una scena al lavoro debba baciare qualcun altro che non sia lei. Con la seconda puntata si parla di famiglia (il fratello di Kirsten, la madre di Nadia, quella di JP…) e l’impressione è di andare ancora più a fondo nelle loro vite.
Kelly Monaco lo ha voluto definire una sorta di docureality, nel tentativo di darci legittimità. In un momento in cui il genere soap opera sembra spacciato e ai suoi ultimi rantoli, Dirty Soap vuole anche essere una forma di promozione delle soap stesse. Di certo i fan se lo divoreranno, anche perché possono sbirciare un pochino di più di quanto non sono abituati nel dietro le quinte e nelle vite degli attori che seguono, e magari vedere “sullo sfondo” cose come  Bradford Anderson (Spinelli, GH) che si prepara per una scena o Ronn Moss (Ridge, B&B) che si diverte a una festa.
Come programma a sé ha quel misto di gossip, amicizie, scontri, drammi e spiegazioni e semi-interviste guardando la telecamera che inframmezzano le riprese a cui ci ha abituato il genere reality. Alcune situazioni sono sembrate un po’ montate: davvero Jenna reagisce così al fatto che il marito deve baciare un'altra? Non era un’attrice anche lei? Non è una vita che il marito fa quel lavoro? Che cos’ha di diverso questa scena da rendere Jenna insicura? Certo è esemplificativa di una “questione tipo” per chi lavora in questo settore, altrimenti non si spiega nella circostanza specifica. Peccato solo che in corrispondenza degli stacchi pubblicitari ci siano anticipazioni di scene a venire che in pratica ti rovinano tutta la sorpresa. Alla fine quando vedi veramente il momento, ti pare di saperlo a memoria. Magari lo show è un po’ trash, e ti ritrovi a fare commenti altamente culturali come “che teneri Nadia e Brandon” (1.01) o “certo che la madre di Nadia è proprio dura con Brandon” (1.02), ma scivola via che nemmeno te ne accorgi e, appunto, se fossero sconosciuti non importerebbe un fico secco, ma a essere fan non si resiste. E il programma lo sa bene, e infatti si è notato prestato particolare attenzione proprio ai fan, in diverse occasioni.
Sotto, la sigla.

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